
Approvato dal Parlamento europeo il Testo Unico di riforma della normativa relativa ai marchi DOP e IGP.
La Denominazione d’Origine Protetta (DOP) comprende le sigle tradizionali italiane DOC (Denominazione di Origine Controllata) e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) mentre l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) comprende l’acronimo italiano IGT (Indicazione Geografica Tipica). Questi marchi garantiscono tutti quei prodotti connotati da qualità, notorietà e caratteristiche connesse a determinate aree geografiche di cui hanno il diritto di portare il nome, in via esclusiva, tutelandone anche i diritti di proprietà intellettuale e la loro protezione legale.
Sul portale eAmbrosia è consultabile il registro europeo delle DOP e delle IGP, che contiene quasi 3.500 voci con un giro di affari quasi 80 miliardi di euro.
Il Testo Unico, approvato il 27 febbraio 2024 dal Parlamento europeo abrogherà l’attuale Regolamento UE 2012/1151 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari e modificherà i Regolamenti UE 2013/1308 e UE 2019/787 rispettivamente in materia di vini e bevande alcoliche.
Il nuovo Testo Unico europeo, in vigore da aprile 2024, vincola gli Stati UE ad adottare misure amministrative e giudiziarie per prevenire o fermare l’uso illegale delle DOP e delle IGP anche sui siti web, con possibilità di chiusura o disabilitazione dell’accesso tramite geo-blocking per chi utilizzerà impropriamente questi marchi.
Inoltre il nuovo Testo Unico provvede a tutelare i prodotti a marchio DOP e IGP anche nel caso in cui siano impiegati come ingredienti di prodotti trasformati e non siano utilizzati altri ingredienti ad essi comparabili. In questo caso nel nome, nell’etichettatura o nella pubblicità del prodotto trasformato è possibile utilizzare il marchio, ma va indicata la percentuale dell’ingrediente DOP o IGP utilizzato, previa informazione al Consorzio di tutela di tale utilizzo.
I produttori potranno impedire o contrastare qualsiasi misura o pratica commerciale che potrebbe ledere l’immagine e il valore dei loro prodotti, comprese pratiche di marketing svalutanti e abbassamento dei prezzi. Per aumentare la trasparenza nei confronti dei consumatori, la nuova normativa stabilisce che il nome del produttore sia indicato nello stesso campo visivo dell’indicazione geografica sull’imballaggio di tutti prodotti DOP e IGP.
Una buona notizia per la tutela del Made in Italy.