
Mentre i nostri poco decorosi rappresentanti nazionali ritornano in Italia come comitiva da vacanza upper-class senza neanche un sacrosanto pomodoro di bentornato, mentre l’opinione pubblica si arrovella sulla colpevolezza o meno di Mario Balotelli gran consumatore di fancazzismo anche in ribellione alla discriminazione latente, mentre il nostro (ex) ct Cesare Prandelli etico utilitarista porta il renzismo un po’ paraculo nell’italica pedata, mentre la politica pallonara si mette in moto per trovare il nuovo ministro della nazionale e il suo capogabinetto, mentre a Scampia il degrado della vita non riesce a corrompere del tutto la severità della morte giovane, in Brasile continua il Mondiale della FIFA e del grande sperpero.
Finisce la prima fase, quella dei gironi, e tutte le sedici qualificate agli ottavi si curano le ferite e si ripetono la lezione per farsi trovare preparate all’appuntamento con la seconda parte della storia. Sette le sudamericane qualificate, sei europee, due africane e una nordamericana. Tutte con la smania irresistibile di vendersi l’anima e di lustrarsi il blasone, glorioso o misero che sia.
Nel girone A passano Brasile e Messico, nessuna sorpresa quindi. Il Brasile fa il suo dovere di super-favorito, pur con qualche titubanza; il Messico è roba solida, lo dimostra la vittoria sicura contro la Croazia più che il pareggio “di portiere” contro il Brasile.
Nel girone B passano Olanda, col pieno di punti e di gol fatti, e Cile, crudele mattatrice della Spagna dei (vana)gloriosi.
Nel girone C avanti Colombia e Grecia. La Colombia finora è la squadra più allegra e gradevole del torneo, la Grecia quella più fortunata.
Nel girone D, quello dell’Italia, vincono le sudamericane Uruguay e Costa Rica. Uruguay sfregiato dalla squalifica per cannibalismo del suo attaccante più popolare. Comunque, se la “Celeste” ha solida tradizione, diligenti randellatori e imprevedibili stoccatori, i “ticos” ancora non abbiamo capito cosa abbiano di rilevante per battere Italia e Uruguay e vincere addirittura il girone “della morte”.
Nel girone E avanzano le europee Francia e Svizzera. “I galletti” sono dotati di nuovi virgulti, di guida ferma e di ottima ambizione; gli svizzeri hanno un gioco collaudato e pure la fortuna li ha assistiti nella partita iniziale ma decisiva contro l’Ecuador dei volitivi.
Nel girone F Argentina e Nigeria agli ottavi. Argentini primi come da copione, nigeriani secondi “al posto” della Bosnia un po’ mancata nella partita della vita contro “le aquile”. Argentina molto dipendente dalla luna di Messi.
Nel girone G Germania e Stati Uniti agli ottavi. Tedeschi senza problemi, americani un po’ spaventati dal pareggio portoghese contro di loro al quinto di recupero ma niente di più. Il fumettone Cristiano Ronaldo dà un segno di reale esistenza solo a dieci minuti dalla fine del Mondiale dei suoi e solo su gentile invito del portiere del Ghana.
Nel girone H promosse Belgio e Algeria. Il Belgio forte si annunciava e forte si è mostrato; l’Algeria è il principale accidente del Mondiale, e anche nella partita ultima contro la Russia usa saldezza di nervi e preparazione tattica, andando a cercare il gol del pareggio e della storica qualificazione con la sagacia di “volpi del deserto” non solo di folclore. Russia deludente ma pure danneggiata dal suo sciagurato portiere Igor Akinfeev, causa di ulteriore indurimento della mascella di don Fabio Capello.
Gli ottavi allora sono (in ordine cronologico): Brasile Cile, Colombia Uruguay, Francia Nigeria, Germania Algeria, Olanda Messico, Costa Rica Grecia, Argentina Svizzera, Belgio Stati Uniti. Tutte le partite si giocheranno ancora e intollerabilmente all’una o alle cinque del pomeriggio. Tutte saranno presumibilmente tirate e aperte a risultati non banali. Le nostre preferite alla vigilia: Brasile Cile per il filo sottile su cui giocoforza camminano i brasiliani; Colombia Uruguay per la diversità di impostazione e di carattere delle due scuole; Olanda Messico per l’equlibrio instabile; Argentina Svizzera per la cifra tecnica complessiva. Dimenticavamo, Costa Rica Grecia per continuare a sfottere i nostri vacanzieri..