Il prossimo weekend gli amanti dell’odeon potranno gioire di un cartellone ricco di appuntamenti imperdibili: da Massimo Popolizio nell’ascesa di “M Il figlio del secolo” a Filippo Dini con Arthur Miller ed uno dei testi più lucidi e feroci della drammaturgia americana, passando per Elena Sofia Ricci in versione regista. Milano, Torino, Roma, Vicenza, sono alcune tra le mete prescelte dagli attori più celebri del panorama nazionale italiano.
A seguito del successo della scorsa stagione, Massimo Popolizio porta nuovamente al Piccolo Teatro Strehler “M Il figlio del secolo“, performance tratta dal romanzo di Antonio Scurati. Un tuffo a capofitto nel passato, per portare alla ribalta uno dei periodi critici della storia d’Italia (gli anni ’20): diciotto attori e ottanta personaggi, per raccontare l’ascesa di Mussolini.
In Veneto un celebre eroe tragico al Teatro Olimpico con il “Prometeo” tratto da Eschilo. Il peccatore di tracotanza, la “ὕβρις” greca, colpevole di aver rubato il fuoco agli dei, osando sfidarli ed oltrepassare i limiti dell’uomo. Protagonisti, i giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, in una messa in scena che arriva alla danza e al suono che diventa canto corale.
A Roma esordio alla regia per Elena Sofia Ricci, chiamata a dirigere Valentina Banci nella “Fedra” di Seneca. Con Sergio Basile, Francesca Mazza, Gabriele Anagni e Ilaria Genatiempo. Nella città capitolina prosegue la collaborazione tra Romaeuropa Festival e il regista svizzero Milo Rau, con la prima nazionale all’Argentina di “Greif & Beauty“, seconda parte della trilogia dedicata al racconto della vita privata e inaugurata nel 2020 con lo spettacolo “Familie“. Al centro questa volta, il tema dell’addio e del lutto, ma anche della memoria e della solidarietà; nella capitale è poi la volta di Concetta, ragazza silenziosa e innocente, che negli anni ’40 viene barattata dal padre caduto in disgrazia in cambio di una capra incinta ed affidata a Donna Anna, proprietaria del bordello del paese. Lei, estranea ai piaceri della carne ed a qualsiasi “Adulta” concezione della vita, non si tira indietro. D’altro canto nessuno le ha mai spiegato cosa significhi fare l’amore. È con “Immacolata concezione” che Vucciria Teatro inaugura la stagione romana, preparandosi ad un successo assicurato e ad un sold out garantito. Uno spettacolo, nato da un’idea di Federica Carruba Toscano per la regia di Joele Anastasi, già celebri nel territorio campano, più volte ospiti del Teatro Bellini di Napoli (lo stesso Anastasi dei Vucciria fu protagonista, insieme alla collega Federica Carruba Toscano, lo scorso novembre dello spettacolo “David“, in scena proprio al Teatro Bellini).
Il Teatro Stabile di Torino battezza in prima nazionale “Il crogiuolo” di Arthur Miller. Scritto nel 1953, sulla scia di uno stato di persecuzione e isteria sociale, il testo è un affresco drammatico, che rievoca quanto accaduto durante la caccia alle streghe di Salem nel XVII secolo. In scena anche Pierluigi Corallo (volto celebre del film “Aldo Moro/Il professore), l’attore napoletano Gennaro Di Biase, Andrea Di Casa, Manuela Mandracchia, Nicola Pannelli e Fulvio Pepe.