
Quella dei tassisti napoletani è ormai una storia infinita fatta di disagi e battaglie contro le Istituzioni che sul territorio Campano latitano da troppo tempo.
L’intera categoria è sempre sotto assedio, costretta a vivere il luogo comune di “tassista-truffatore”, lontano dall’ideale di onesto lavoratore.
Ciò che la categoria rivendica e contesta riguarda principalmente i seguenti punti:
-Caro assicurazioni e benzina.
-Mancato aggiornamento del regolamento interno (ancora risalente agli anni ’80,’90).
-Corsie preferenziali inadeguate ed in alcuni casi inagibili.
-Carenza di parcheggi ed aree di sosta.
La loro è una crociata vera e propria combattuta su più fronti: da un lato le istituzioni, dall’altro la schiera di abusivi con la loro sleale concorrenza.
Ciò per cui i tassisti napoletani si battono di questi tempi è anche una maggiore divulgazione e pubblicizzazione di quelle tariffe agevolate per i tour Campani (Sorrento e Costiera Amalfitana ma anche Pompei, Ercolano o la Solfatara) che tanti turisti ed anche tanti cittadini ignorano.
Si è fatto portavoce del loro disagio in questi giorni Antonio Cafasso, presidente del Laboratorio Teatrale e Culturale Paolo Colosimo, Istituto che ospita ragazzi e ragazze non vedenti con i quali ha intrapreso ormai da anni un complesso percorso di integrazione sociale.
“Anche quando l’intera categoria era in sciopero, tanti tassisti hanno mantenuto un servizio gratuito per i disabili (molti dei quali erano anche nostri ragazzi), ma tutto ciò non viene divulgato o reso noto alla cittadinanza quasi come per non dar risalto al loro operato sociale”.
Il messaggio è chiaro e conciso e quella di Cafasso è una richiesta anche per la futura amministrazione Comunale che a breve sarà chiamata a guidare la città.
Per ora i tassisti napoletani continuano la battaglia per i loro diritti e per una maggiore assistenza, nella speranza di non restare più tanto soli, affidandosi nel frattempo a quella filosofia napoletana secondo la quale “Adda passà ‘a Nuttata”.