A pochi giorni dal tragico incidente sulla strada statale 268 in cui sono morte quattro persone è tempo di funerali e di indagini, per fare luce su una nottata da incubo. Giovanni Tortora 21 anni e Mario Boccia 23, erano entrambi di San Giuseppe Vesuviano mentre i polacchi Jan Kowalski Krzysztof di 25 anni, e la madre Dorate Kowalska, di 45 anni, vivevano a Boscoreale e sono morti tutti e quattro nel tragico incidente d’auto sulla strada statale 268. C’è poi Maria Rosaria Nacherio, ventitreenne di Terzigno che viaggiava con i due amici in una Ford Fiesta e che, costretta in coma farmacologico presso l’ospedale di Nocera Inferiore, lotta tra la vita e la morte. Le due polacche, invece, si trovavano su una Hyundai I10 . L’impatto frontale tra le due autovetture ha provocato la morte sul colpo di quattro passeggeri su cinque e si spera che almeno Maria Rosaria riesca a sopravvivere.
Svincoli pericolosi sulla ss 268
Oggi, giorno dei funerali dei due giovani di San Giuseppe Vesuviano presso il santuario del paese, sarà dedicato al lutto e al dolore, ripensando alle stesse sensazioni provate meno di un anno fa, nel febbraio 2013, per tre persone che hanno perso la vita nello stesso luogo e nello stesso modo.[divider]Domani, invece, toccherà iniziare a indagare, alle ore 10, infatti, si terrà il Prefettura un incontro dell’Osservatorio della sicurezza stradale, già in programma a metà dicembre. La situazione, però, in questo mese è peggiorata visto l’accaduto, e bisogna continuare a far qualcosa di concreto per rendere meno pericolosa la statale 268.[divider] Secondo Maurizio Casamassima – dirigente della polizia stradale di Napoli – le priorità riguardano l’ammodernamento e il raddoppio della carreggiata. Gli incidenti, infatti, avvengono in fase di sorpasso e le procedure messe in atto dopo l’incidente del febbraio 2013 non sembrano essere sufficienti. Segnali nuovi, strisce cangianti, cartelli per indicare i limiti di velocità, purtroppo non fermano la pericolosità della strade che, unita alla guida inadatta, diventa una miscela infernale. [divider]La questione è comunque estremamente delicata vista anche la funzione strategica della 268 in qualità di via di fuga in caso di calamità, è dunque ancor più importante riuscire a renderla sicura e agibile, lavorando per eliminare le corsie strette e l’asfalto rovinato. I provvedimenti dovranno essere presi il prima possibile, prima che la 268 diventi ancor di più un inevitabile pericolo di morte.
Giornalista pubblicista classe 1982 coltiva la passione per il giornalismo fin da adolescente. Laureata con lode in Scienze della Comunicazione si specializza a La Sapienza di Roma in Editoria e giornalismo inizia a collaborare con Giancarlo Bosetti e la redazione di Reset – rivista politico filosofica bimestrale. Parallelamente scrive su il quotidiano il Roma di Napoli in collaborazione con la redazione sportiva. L’amore per il giornalismo e per la comunicazione si sposano perfettamente, nella sua carriera, attraverso collaborazioni presso agenzie di comunicazione a Napoli e a Roma in cui si occupa di ufficio stampa, marketig e organizzazione eventi.