
Si riaccende la guerra dei clan a Pianura sebbene questa, a quanto raccontano i fatti, pare non fosse mai finita. I due clan di spicco questa volta sono i Pesce-Marfella contro il clan dei Mele. La faida è iniziata questa estate con tre omicidi in un mese e mezzo. Motivo della lotta pare essere sempre lo stesso ossia il controllo del mercato della droga e le estorsioni. Le macabre sequenze raccontano che il 29 Giugno avviene l’ omicidio di Fosco Di Fusco con un agguato in Via Cannavino, l’uomo viene sparato al volto. Il 14 Luglio invece l’omicidio avviene in Contrada Spadari: la vittima questa volta è Vincenzo Birra. Il 28 Luglio a cadere sotto i colpi dei sicari è Rosario Grimaldi, nipote del boss Ciro Grimaldi. Il 7 Agosto per il controllo della droga viene ucciso Luigi Aversano. Il 3 Ottobre durante una sparatoria a Via Napoli nei pressi di un supermercato noto nel quartiere un padre e figlio vengono feriti; il padre risulta incensurato mentre il figlio è conosciuto dalle forze dell’ordine per piccoli reati legati alla droga. Sequestrati anche innumerevoli quantitativi di armi. Sempre per le armi Venerdì 13 Settembre in Via Torricelli, le forze dell’ ordine hanno trovato fucili calibro 20, molte munizioni, fucili a pompa e kalashnikov. Il 23 Luglio invece un bliz dei carabinieri contro il clan Marfella permette di mettere in manette 22 persone con l’accusa di associazione a delinquere, detenzione di armi illegali e estorsione nel quartiere. Emerge anche un nuovo modo da parte della camorra di controllare il territorio imponendo sfratti nelle case di edilizia pubblica per favorire i propri amici e parenti; queste modalità di imposizione forzata erano note al momento solo nel quartiere Secondigliano. Il Questore Merolla ha dichiarato nei giorni scorsi che Pianura è “una zona ad alta criticità criminale” e che le operazioni di controllo e presidio da parte delle forze dell’ ordine continueranno ancora.