
Sembra il copione del film “Il terribile ispettore”, quando un giovane Paolo Villaggio, interpetra Paolo De Angelis, un semplice portantino di un ospedale che si fa cacciare per la pretesa che ha di svolgere le attività proprie dei medici. Ma la sua bramosia di ascesa sociale, nonostante non abbia nessun titolo di studio utile, non lo frena e, falsificando un certificato di laurea di un suo omonimo, viene prima assunto come medico di controllo e poi scala i vertici, diventando un moderno Marco Porcio Catone e fustigando gli italici vizi della Mutua.
Dopo più di 50 anni, nonostante l’informatizzazione dei controlli i fatti si sono riproposti, anche se sotto altre vesti.
Ma vediamoli questi fatti.
Nel 2003 Sergio Barile, oggi docente di Economia alla Sapienza, si era iscritto alla Facoltà di Fisica.
Pochi mesi fa viene convocato dalla segreteria del suo dipartimento e gli viene comunicato che deve soltanto discutere la tesi.
E il prof. Barile cosa fa?
Al posto di dire che si trattava di uno sbaglio, ne approfitta e passa direttamente alla discussione della tesi. Così diventa dottore per la seconda volta e questa volta in Fisica con 104/110.
Quindi per la Procura, che lo ha rinviato a giudizio, avrebbe “sfruttato” l’iscrizione allo stesso corso di laurea di un altro Sergio Barile, che aveva terminato tutti gli esami, mentre , lo “sfruttatore” ne aveva sostenuti appena una decina e poi si era fermato.
E sapete come si difende il prof. Barile in una intervista rilasciata a La Repubblica? “Possiamo dire così: se ho approfittato è perché mi sono divertito a discutere quella tesi”.
Ovviamente questo “divertimento” gli è costato un rinvio a giudizio per induzione in falsità ideologica ma nel frattempo il prof. resta in cattedra.
Per dovere di cronaca dobbiamo dire che i due Barile, oltre che omonimi, aveva la stessa data di nascita e si erano iscritti lo stesso giorno, ma per l’Università, che si è costituita parte civile, l’approfittatore non poteva non sapere che aveva dato solo pochi esami e quindi non aveva titolo per accedere alla tesi, proprio lui che conosce bene l’ordinamento universitario, in quanto docente.
Ma la domanda vera è: il Sergio Barile che aveva sostenuto tutti gli esami, che fine ha fatto?