
Terminiamo gli appuntamenti di Gennaio con le “Interviste di Nick“ con quest’ultima intervista. Dopo aver conosciuto l’artista abruzzese Red Sprecacenere, torniamo a parlare di band e spostiamoci in Sicilia con i Cammurria.
Originari di Porto Empedocle, riescono a formare, dopo una lunga ricerca, fantastico ensamble di 8 elementi: Paolo Festalunga in arte Brucio alla voce, Alfonso Di Betta al trombone, Stefano Fiore alla tromba, Alfonso Mallia alle chitarre, Francesco Salamone alle tastiere, Calogero Gelo al basso, Giuseppe Ingravidi alla batteria e Alfonso Maniglia in arte Alf Daren alle percussioni e sequencer. Partiti con l’intento di regalare agli spettatori una musicalità solare, coinvolgente, briosa e piena di groove, si sono fatti strada nel mondo della musica emergente, suonando in numerosi festival, pubblicando il loro primo singolo dal titolo “Faccio il Cantante” e recentemente classificandosi primi 100 di Casa Sanremo.
Senza ulteriori indugi, andiamo a conoscere nel profondo i Cammurria con le nostre tipiche domande:
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista
1) Come prima domanda, vorrei chiedervi qualcosa sul vostro background artistico: Come avete iniziato a suonare e siete diventati la formazione che siete oggi?
Cammurria: Abbiamo iniziato per gioco, eravamo attratti dalla sensazione di formare una cosa tutta nostra, una band.
Iniziò tutto nel 2012, a Porto Empedocle, io con un gruppo di amici decidemmo di vederci in un appartamento disabitato, e devo dire anche un po’ pericolante per le sue condizioni strutturali, appartenente al nostro ex batterista. Ricordo ancora la nostra prima prova, non abbiamo montato manco mezza cover, ci siamo soltanto ubriacati!!!
Era tutto molto divertente, ma poi abolendo l’alcool alle prove, cominciammo a montare il primissimo repertorio con cui andammo a debuttare nei pub locali della nostra zona. Nonostante non eravamo a mio parere un granché, riscuotemmo un grande consenso da parte dei nostri amici.. fortunatamente il nostro pubblico comincio ad allargarsi e da lì abbiamo cominciato a prendere la musica sul serio fino ad arrivare ad oggi. Sono cambiati diversi elementi, come anche il nostro sound.
2) Come mai avete scelto proprio il termine dialettale “Cammurria” come nome per la vostra band?
Cammurria: Questa è una domanda che mi fanno sempre, ed ogni volta rispondo in maniera diversa, a volte anche inventandomi delle storie. Cammurria in dialetto siciliano è un termine dispregiativo, la verità è che a noi piaceva come suonava, non tanto il suo significato.
3) Siete un grande ensamble. Come descrivereste voi e la vostra musica?
Cammurria: Siamo un gruppo, una band coi suoi pro e i suoi contro. Spesso mettere d’accordo tante teste “fottute” come le nostre non è semplice, ognuno ha il suo carattere e il suo pensiero ma nonostante ciò andiamo avanti con tanto entusiasmo e voglia di metterci in gioco. Credo che la parola che descriva di più noi e la nostra musica sia “eclettico”. L’essere in tanti ci rende anche multiforme e complessi.
4) Ci sono artisti ai quali vi siete rifatti o ispirati?
Cammurria: All’inizio ci siamo ispirati tantissimo a Roy Paci, a Giuliano Palma e gli Ska-p viste le sonorità ska e reggae che ci piacciono tanto, oggi proiettandoci al futuro ascoltiamo tantissima musica e prendiamo spunto da tutto senza dimenticare chi siamo.
5) Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la vostra?
Cammurria: L’identità musicale credo sia molto importante.
A volte mi capita di sentire i primi secondi di una canzone che sto ascoltando per la prima volta e di capire di chi è il brano. Arrivare a tele cosa credo sia un obbiettivo da prefissarsi, essere riconoscibili appunto. Noi siamo in fase di maturazione, di mutazione alla scoperta della nostra sonorità.
6) Parliamo del vostro primo singolo “Faccio il Cantante”. Cosa potete dirci su questo brano?
Cammurria: È un brano ironico che parla dell’arte e dell’artista, nel mio caso il cantante, che viene denigrato dalla società che lo circonda soltanto perché sta provando a sostenersi economicamente con qualcosa che ama fare.
La società t’impone spesso a vedere ciò che tu ami fare soltanto come un hobby, come una cosa da coltivare in secondo piano, a non credere nei sogni, a non lottare per ciò che ti piace, a vedere gli orizzonti troppo lontani e irraggiungibili, invece secondo me non è affatto così.
7) Cosa provate quando fate musica?
Cammurria: Credo sia una domanda a cui si possano dare milioni di risposte o nessuna.
8) C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere l’onore di collaborare?
Cammurria: Già abbiamo avuto l’onore di fare un paio di brani con Roy Paci ad un nostro live e devo dire che è stato fantastico.
Poi è normale che ci piacerebbe collaborare con artisti superiori al nostro calibro.
Se devo dirne qualcuno…Capossela.
9) Cosa potete dirmi sui vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Cammurria: Stiamo lavorando per creare nuove cose, nuove canzoni, nuovi suoni. Probabilmente in estate pubblicheremo un nuovo singolo.
Vorremmo andare il più avanti possibile in tutti i sensi e lati che potrebbe vedere un artista e la vetta più bella sarebbe quella di rimanere indelebili, di non essere dimenticati dalla gente.
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Concludiamo con il video del loro nuovo singolo: “Faccio il Cantante”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=bvH91iTf5IU&w=560&h=315]