
Riprende la rubrica “interviste” delle “Interviste di Nick“. Qualche mese fa si era dato spazio alle recensioni, specialmente di singoli d’esordio, come “Ci Sarò Io”, di Pasquale Altieri e “CANTARE” di FABì.
Ospite di questo nuovo appuntamento è Mario d’Alio, talentuoso cantautore di origini calabresi, ma di adozione ragusana. L’artista, amante della musica da sempre, si è distinto partecipando ad una serie di concorsi e aggiudicandosi, nel 2017, il “Premio per la critica” e il “Premio Radiofonico” ad “IL PALCO DEI TALENTI“.
D’Alio, ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo, “Scaldami“, estratto dall’EP pop rock di prossima uscita, “Buone Nuove“. Con poche domande, abbiamo cercato di ripercorrere alcune tappe che lo hanno portato a divenire l’artista che è oggi e di comprendere quali sono i suoi progetti attuali e futuri.
Prima Parte: Le origini e il lavoro attuale
Nick: Come prima domanda, vorrei chiederti qualcosa sul tuo background artistico: com’è nato il tuo interesse e la tua passione per la musica e il suo mondo?
Mario: La mia passione per la musica è nata sin da piccolo. Giocavo cantando davanti allo specchio con il mortaio per fare il pesto. Il mio interesse è nato e cresciuto nel tempo. All’età di 13 anni ho iniziato a studiare pianoforte e da lì è partito il mio interesse più profondo per la musica e in particolare per il canto.
Nick: Come e quando hai iniziato a comporre brani originali tuoi?
Mario: Ho cominciato all’età di 14 anni. Insieme ad alcuni amici ho fondato una band e ho scritto il primo brano, “La Nostra Storia”.
Nick: Parliamo di “Scaldami”, il tuo nuovo singolo. Un classico brano rock, con qualche sfumatura punk oserei dire, ma cosa più importante, si evince immediatamente la forte carica romantica presente in esso. Cosa ne pensi di questo tuo lavoro? Puoi dirci qualcosa?
Mario: Come hai anticipato tu Scaldami è il brano più rock dell’EP, si nutre di un testo profondo e intenso. Parla di un amore travagliato e forse un po’ nostalgico.
Nick: Parliamo invece del tuo EP di prossima uscita: “Buone Nuove”. Per iniziare, come mai hai scelto questo titolo?
Mario: Beh Buone Nuove è anche il titolo di uno dei brani dell’EP ed è una ballata d’amore. Ho scelto questo titolo pensando che fosse quello giusto per l’EP.
Nick: Se “Scaldami” era il brano più rock, che genere di musica possiamo aspettarci di trovare al suo interno? Fra i brani c’è qualche filo conduttore?
Mario: L’EP avrà sfumature pop e rock. Il filo conduttore è l’amore in tutte le sue forme. L’amore per la propria amata, per la famiglia, per i figli. L’amore quando ti fa stare bene, quando ti fa stare male e quando ti fa incazzare.
Seconda Parte: Le emozioni e i progetti futuri
Nick: Dimmi, c’è qualche artista in particolare a cui ti rifai o che ti ha ispirato nel particolare?
Mario: Semplicemente scrivo quando mi sento di scrivere. Se in testa mi viene un motivetto, lo suonicchio e poi penso a metterci le parole. Generalmente succede il contrario, prima si scrive il testo e poi la musica. Ma il mondo è bello perché è vario.
Nick: Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?
Mario: E’ molto importante averne una. Io me la sono costruita con il tempo, cercando di migliorare sempre di più, provando a essere “diverso” dagli altri.
Nick: Cosa provi quando fai musica?
Mario: Per me scrivere è molto importante. Mi porta in un mondo parallelo.
Nick: C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?
Mario: Voglio giocare in casa. Mi piacerebbe collaborare con Giovanni Caccamo perché è un mio conterraneo, e perché scrive e compone davvero bene. In verità ce ne sarebbero altri, ma la lista sarebbe troppo lunga.
Nick: Cosa puoi dirmi sui tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?
Mario: Sto già pensando di fare un altro disco. La cosa che mi preme di più è quella di far conoscere la mia musica. Sembra scontato o apparentemente falso, ma non mi interessa la fama.