“Fammi sognare lei se morde la bocca e si sente l’America
Fammi volare lui allunga la mano e si tocca l’America
Fammi l’amore forte sempre più forte come fosse l’America“
Gianna Nannini nel 1980 aveva già intuito la spregiudicatezza e la libertà che solo un paese come l’America può rappresentare a pieno.
Federico Rampini in compagnia di suo figlio Jacopo sale sul palco grande della Floridiana in un caldo giovedì di luglio e porta il pubblico oltreoceano per raccontarci la sua America e per rispondere al quesito che da il titolo allo spettacolo “A cosa serve l’America?” Serve a scardinare le nostre certezze dirà poi Rampini a fine spettacolo.
Ma prima di lasciarci con questa risposta che da adito ad altre domande, Rampini ci mostra l’altro volto dell’America che non nega la forza economica e militare, le armi strategiche, l’autosufficienza energetica ma che fa luce anche sugli altri aspetti di un paese che nonostante tutto ancora incarna l’American Dream.
Quel sogno americano che il figlio Jacopo ha toccato con mano e che lo ha visto protagonista di un divertente aneddoto in cui in veste di cameriere impiegato al famoso ristorante “Via Carota” di Manhattan ha servito il presidente Obama con la moglie e la figlia Malia a cena, quasi come una normale famiglia.
Una America che cade ma sa rialzarsi come quando dopo la grande crisi del 2018, ha sì visto tantissimi giovani licenziati, incluso lo stesso Jacopo, per cui però si sono aperte poi le porte dello spettacolo di un paese dove “The show must go on”.
L’ordine mondiale americanocentrico è entrato in una crisi profonda, ma quelli che vogliono abbatterlo non hanno le idee chiare su ciò che dovrebbe sostituirlo, ammonisce Rampini.
Si può comprendere l’America solo vivendola e guardando dietro le apparenze, su questo concordano padre e figlio che ci offrono la loro visione del paese a stelle e strisce dove entrambi vivono, ognuno secondo il proprio punto di vista generazionale.
Per una notte l’America è meno lontana dall