Finisce a reti bianche il posticipo di San Siro tra Inter e Napoli, della 28esima giornata del campionato di Serie A: un pareggio che costa la vetta della classifica agli uomini di Sarri, superati dalla Juventus di Max Allegri. I nerazzurri allenati da Spalletti, hanno inchiodato i partenopei sullo 0 a 0, risultato che ha reso felice i bianconeri che ora sono in testa alla classifica della Serie A a +1 dagli azzurri e con una partita in meno, da recuperare mercoledì con l’Atalanta allo Stadium. Un pareggio che sicuramente è stato più utile all’Inter che così facendo, si mantiene in piena zona Champions con una gara in meno rispetto a Roma e Lazio.
Agli uomini del tecnico toscano non è bastato un generoso secondo tempo per battere gli uomini di Spalletti che ieri sera sono ritornati a giocare da squadra come ad inizio campionato. Nel primo tempo, ci sono state pochissime occasioni e nessuna palla gol, in quanto a prevalere sono state le tattiche dei rispettivi allenatori. Invece, nel secondo tempo, le squadre si sono allungate, l’incontro si è accesso e c’è stata qualche palla gol da ambo i lati. Gli azzurri, si sono spinti più volte dalle parti di Handanovic, però i nerazzurri recriminano per un palo colpito di testa, dal difensore slovacco Skriniar. Per il Napoli, l’opportunità migliore ce l’ha avuta Lorenzo Insigne che, liberato da Mertens, a tu per tu con il portiere dell’Inter, cerca un difficilissimo pallonetto e spedisce la palla sul fondo della rete. Gli azzurri provano il forcing nel finale, ma ieri sera i difensori centrali dell’Inter, Miranda e Skriniar erano impenetrabili, poi, Icardi è stato molto abile quando ne ha avuto l’opportunità, di tenere palla, far salire la squadra e alleggerire la pressione.
Pareggio che quindi, costringe i partenopei ad inseguire la Juventus che è a +1 e con un partita in meno in casa contro l’Atalanta di Gasperini. Dopo aver raccolto un punto in due partite contro Roma e Inter, il sogno scudetto del Napoli si allontana, però la squadra e in generale tutto l’ambiente partenopeo ha il dovere di crederci fino a che la matematica lo permette, perché dopo la grande stagione disputata fin ora, non si può mollare a 10 partite dalla fine e con 30 punti ancora a disposizione.