
Sassuolo non è solo una tranquilla e solare cittadina situata in Emilia Romagna, nelle vicinanze di Modena, ma è, da qualche anno, una realtà concreta della nostra Serie A. Una squadra arcigna, operaia ed umile che incarna la classica tipologia di squadra provinciale: non poteva esserci, almeno sulla carta, un miglior inizio di campionato per il Napoli, per testare gli eventuali progressi o viceversa riscoprire vecchi timori delle passate gestioni.
In questa rovente estate, caratterizzata da numerosi cambiamenti, a partire dalla guida tecnica, gli azzurri hanno inanellato una serie di prestazioni convincenti, alternate a sprazzi di bel calcio, non contraddistinto solo da un mero possesso palla, “tiki-taka” come direbbero gli spagnoli, ma da ampie verticalizzazioni, repentini cambi di gioco e molteplici esperimenti difensivi. Una delle caratteristiche della nuova formazione partenopea è la difesa alta: soprattutto, nell’ultimo match contro il Latina, conclusosi, peraltro, sul risultato di 5-0 per il Napoli, in molti frangenti, la difesa applicava questa tattica, cercando di far funzionare la trappola del fuorigioco. Chiaramente questa tecnica dev’esser affinata e bisogna trovare il giusto equilibrio, ciò che è sempre mancato nelle passate annate.
Tuttavia, non è solo il campo a preoccupare la dirigenza, ma anche il mercato. Dichiarati incedibili sia Mertens che Gabbiadini, il Napoli mira a piazzare qualche colpo “last-minute” nel reparto arretrato. I nomi caldi sono sempre quelli di Maksimovic e Sala, ma la distanza tra domanda ed offerta appare ancora ampia. Infine, un’altra priorità è quella di sfoltire la rosa. Se Inler s’è ormai accasato al Leicester, restano ancora in piedi le situazioni intrigate di Rafael ed Andujar, che sicuramente non rimarranno alle pendici del Vesuvio nella prossima stagione, così come il cileno Edu Vargas, per il quale ci sarebbe stato un timido sondaggio del Palermo. Non resta dunque che aspettare per vedere, cosa ci riserveranno, queste calde ore di mercato.