Un Natale triste e senza luci in Galleria Umberto I a Napoli, senza sorrisi né desideri. Dallo scorso luglio 2014, infatti, in seguito alla tragedia di Salvatore Giordano, il 14enne che perse la vita travolto da una pioggia di calcinacci caduti proprio al fronte della Galleria, tutto è cambiato e tutto si è spento. Non c’è più l’euforia del traffico di gente tra i negozi; i commercianti son delusi dalle vendite calate del 50 % dallo scorso anno; rimosse luci e luminarie di Natale per rispetto della triste tragedia successa a pochi passi da lì. Sembra proprio che la scia del Natale non abbia sfiorato nemmeno di striscio questa zona di Napoli in cui tutto ricorda Salvatore. Proprio nei giorni scorsi è stata rimossa la stella natalizia piazzata al centro della Galleria, dopo un sit-in di protesta organizzata dai parenti e dagli amici del piccolo Sasy . Una galleria al buio quest’anno, senza ombra di luce né di speranza. Ci sono solo ferri e transenne. Un paradosso per i commercianti, ma una soddisfazione per la famiglia Giordano, e una battaglia vinta per il legale della famiglia, Angelo Pisani. Un’amara consolazione però accompagnata anche dal dolore e dalla rabbia da parte di una famiglia che si ritrova quest’anno a vivere un Natale senza la luce più bella, l’amore di un figlio.
Rimosso anche l’amatissimo “albero dei desideri” dove tutti i bambini incidevano su pezzi di carta pensieri e sogni o, semplicemente, chi era lì di passaggio appendeva un suo desiderio e così, di volta in volta, ogni anno, l’albero diventava sempre più bello e più ricco, illuminato dai sogni di ognuno di noi. Una tradizione dei napoletani, che adesso ha spento la magia, l’euforia, la bontà e quel senso di pace e di gioia che solo il Natale ci può regalare. È stato il Comune a chiedere questo provvedimento per mancanza di permessi di occupazione, fa sapere l’assessore comunale alle Attività Produttive, Enrico Panini. Lutto, buio, e crisi in Galleria Umberto questo Natale. Una bella multa di 168 euro per occupazione abusiva al suolo pubblico è andata direttamente alle tasche di Antonio Barbaro, proprietario dello storico negozio di abbigliamento che ha sede sotto la Galleria e che, da circa vent’anni, in occasione del Natale , addobba lo spazio antistante il suo negozio con questo grande abete fatto di sogni e desideri soprattutto dei bambini partenopei. La richiesta di occupazione suolo al Comune non è mai arrivata. Così, dopo vari solleciti, è giunta la gru a portarsi via l’albero dei desideri. Quest’anno, come ci racconta Barbaro, il tradizionale addobbo era stato dedicato alla memoria del piccolo Salvatore, per esprimere la propria solidarietà alla famiglia anche come portavoce di tutti i commercianti che lavorano sotto la Galleria, ma questo gesto pare non sia stato apprezzato.
In ogni caso il motivo per cui l’albero è stato rimosso non è da imputarsi questa volta ad una richiesta effettuata dalla famiglia Giordano bensì è legato al fatto che il commerciante non aveva alcun permesso di legge che lo portasse a prendere quest’iniziativa e adesso c’è da chiedersi chissà che fine avranno fatto i venti permessi richiesti ed evidentemente ottenuti per i venti anni passati, in cui Barbaro, d’abitudine, istallava l’albero in Galleria Umberto I. Un’iniziativa del commerciante, d’altronde, a costo zero per il Comune che dopo tutto è stata per anni e anni amata da tutti i partenopei che anche solo guardandolo quel grosso albero, sognavano e speravano. ‘’La Galleria così è talmente buia e triste che i clienti non entrano”, racconta Ciro Esposito del Bar Brasiliano che sottolinea ancora, “i ponteggi ci hanno distrutto il Natale che per noi è un momento importante per poter sopravvivere negli altri mesi dell’anno”.