Il popolo del Regno Unito, pochi mesi fa, ha deciso: fuori dall’Unione Europea. Parliamo della cosiddetta “Brexit”, un fenomeno che ha investito l’Eurozona e, ovviamente, le stesse isole con conseguenze ancora tutte da decifrare. In Inghilterra, in particolare, il fenomeno Brexit ha avuto ricadute dal punto di vista politico, sociale ed economico. Partiamo dal primo punto. Subito dopo la diffusione dei risultati del referendum il primo ministro inglese David Cameron ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto adesso c’è la premier Theresa May, sostenitrice di quella che in molti hanno definito “Hard Brexit”. May ha compiuto già i primi passi burocratici per concretizzare il volere del popolo, ovvero uscire dall’Europa. Stanno per cominciare, quindi, le trattative con i funzionari europei con i quali si discuterà della Brexit a partire da marzo 2017. Si tratta di un procedimento che dovrebbe durare due anni: verosimilmente l’Inghilterra e il Regno Unito potrebbero essere definitivamente fuori dalla Ue entro il 2019. A mettere i bastoni tra le ruote a May è stata, però, l’Alta corte di giustizia di Inghilterra e Galles che, accogliendo il ricorso di alcuni attivisti, ha decretato che anche il Parlamento debba esprimersi sulla Brexit.
A livello sociale una delle ricadute più evidenti, invece, è rappresentata dalle restrizioni nei confronti degli stranieri senza cittadinanza inglese che si trovano sul suolo del Regno Unito. In caso di Brexit definitiva, infatti, il libero scambio di merci e persone sarà sostituito da norme che proteggono i confini, un po’ come accade con Australia e Usa: si può restare nel Regno Unito se si lavora; se si perde l’occupazione si ha a disposizione un certo numero di giorni per trovare un’altra. Altrimenti si torna a casa.
Sul fronte economico chi temeva un terremoto (che in effetti c’è stato solo nei giorni successivi al referendum) ha dovuto ricredersi. Dopo un tonfo, la sterlina è tornata stabile. Le uniche incognite riguardano ancora le esportazioni, le importazioni e i mercati finanziari nel lungo periodo.