
Era inevitabile, il numero di morti è destinato ancora a salire. Le vittime del terribile terremoto che ha colpito il centro Italia, distruggendo diversi comuni, sono al momento 267 e la terra continua a tremare. Sono trascorsi appena due giorni dalla notte del 24 agosto 2016 ed il tempo sembra non trascorrere mai, tutto tace nei Comuni di Amatrice, Arquata ed Accumoli. Un silenzio irreale accompagna i circa 5000 volontari giunti da tutta Italia nelle ricerche disperate degli ultimi superstiti, ma le ore passano e la speranza diminuisce. Intanto il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro mentre la Procura di Rieti inizia a fare luce sui crolli che hanno interessato edifici recenti: l’ipotesi al vaglio degli inquirenti, al momento, è di omicidio colposo. Dopo la scossa di questa mattina, è stato chiuso il Ponte a Tre Occhi sulla strada regionale 260, con conseguenti verifiche ad opera della Protezione Civile, esercito e Vigili del Fuoco per l’individuazione di vie di accesso alternative. L’unica speranza in una tragedia di tali dimensioni viene, tuttavia, fornita dal numero di persone salvate dalle macerie: sono complessivamente 238 i superstiti. Fissati invece per il 27 agosto 2016 nel Duomo di Ascoli Piceno i funerali delle vittime marchigiane, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, così come annunciato dal Presidente della Regione Marche nella riunione con la Presidente della Camera Laura Boldrini ed i parlamentari delle Marche.