
Andy Murray torna a trionfare nell'ATP 250 di Antwerp 2019 (foto via twitter @atptour)
Andy Murray torna a vincere. E’ questa la notizia più interessante della settimana tennistica che si è conclusa ieri in con il ritorno del circuito sui campi europei di Mosca, Stoccolma e Antwerp.
VTB Kremlin Cup di Mosca
La entry list del torneo ATP 250 russo prevedeva la presenza, con la testa di serie numero 1, dell’eroe locale Daniil Medvedev, numero 4 al mondo e fresco inarrestabile vincitore del Masters 1000 di Shangai; il giovane campione ha però ritenuto opportuno saltare il torneo di casa per preservare le energie in vista del doppio appuntamento di fine stagione Parigi Bercy-ATP Finals di Londra, e si è quindi ritirato dal tabellone all’ultimo momento.
In suo assenza, il torneo è stato vinto dall’altro moscovita in lizza, il giovanissimo Andrey Rublev, che ha così raggiunto il suo secondo successo in carriera ed ha guadagnato 9 posizioni nel ranking mondiale, raggiungendo la sua migliore classifica al 22 posto.
Nella strada verso il trionfo, dopo i primi tre turni abbastanza agevoli, Rublev ha dovuto superare due veterani: in semifinale il croato Marin Cilic, battuto in due set, ed in finale il francese Adrian Mannarino, sconfitto con un secco 6-4 6-0.

Intrum Stockholm Open
Anche il torneo ATP 250 della capitale svedese ha visto la vittoria di un giovanissimo, il ventenne canadese Denis Shapovalov. Il ragazzo nordamericano, nato però a Tel Aviv, partiva come favorito numero 4 in un tabellone la cui testa di serie numero 1 era il nostro Fabio Fognini, a caccia di punti per tentare di qualificarsi in extremis per le ATP Finals di novembre; purtroppo, il ligure ha avuto un vero e proprio crollo, considerato che è stato sconfitto al secondo turno dal serbo Janko Tipsaveric, trentacinquenne numero 251 al mondo, con un umiliante 6-1 6-1.
Complici le cattive prove di Fognini, della testa di serie numero 2 Grigor Dimitrov e della testa di serie numero 3 Taylor Fritz, sconfitti anche loro al secondo turno, Shapovalov si è trovata spianata la via verso la finale, che ha raggiunto senza dover battere neanche una testa di serie; nell’ultimo match, il russo ha sconfitto con un netto 6-4 6-4 il serbo Filip Krajinovic, vincendo così il suo primo torneo in carriera.

European Open di Antwerp
Al contrario degli altri due tornei della settimana, il torneo ATP 250 di Antwerp in Belgio non è stato vinto da una giovane promessa, bensì da un ex numero 1 al mondo, vincitore di tre tornei dello Slam, di due Olimpiadi e di innumerevoli altri tornei: il trentaduenne campione scozzese Andy Murray. A rendere quasi stupefacente la sua vittoria, che in altre condizioni sarebbe da considerare routinaria, è il fatto che Andy non dovrebbe essere sui campi a colpire le palle, ma a casa, ritirato a causa di un’anca distrutta, che gli procurava dolori del tutto ingestibili. Molti, innanzi ad una condizione fisica del genere e considerati i traguardi straordinari già raggiunti in carriera, avrebbero scelto una dorata baby pensione, ma non Murray. Murray ha deciso di farsi operare per sostituire l’articolazione del femore con una protesi metallica, e poi di sfiancarsi di fisioterapia, ed infine di tornare sui campi, anche se nessuno avrebbe scommesso un euro su una sua ripresa ai massimi livelli.
Ebbene, chi ha scommesso contro Andy ha perso miseramente: a pochi mesi dall’operazione, Andy a ripreso a giocare, prima vincendo in doppio ed in misto, ed infine cimentandosi nel singolare. Come un qualsiasi rookie, da numero 328 al mondo è partito dai challenger, per poi iscriversi, da invitato, nei tornei ATP di Zhuhai, di Pechino e di Shanghai, fino alla vittoria di ieri. Sulla sua strada, Murray non ha incontrato avversari particolarmente ostici fino alla finale, in cui ha sconfitto in tre set, recuperando da 3-6 1-3, il veterano, anch’egli vincitore di Slam, Stan “the Man” Wawrinka.

Ma la resurrezione di Murray non è l’unica cosa straordinaria successa durante il torneo belga; è stato infatti eccezionale anche il torneo di Jannik Sinner, il giovanissimo, appena diciottenne altoatesino capace di arrivare fino alla semifinale battendo nell’ordine il polacco Kamil Majchrzak, il veterano francese Gael Monfils (testa di serie mero 1 del torneo e numero 13 del mondo) con un perentorio 6-3 6-2 ed il top 50 statunitense Frances Tiafoe, per poi perdere la semifinale contro Stan Wawrinka. Grazie a questo straordinario risultato, il nostro Jannik ha scalato ulteriormente la classifica ATP, fermandosi sulla soglia dei top 100.
Gli altri italiani
La debacle di Fognini e l’exploit di Sinner sono lo specchio della settimana dei colori italiani nell’ATP; a Mosca, Andreas Seppi ha raggiunto un ottimo risultato arrivando fino alla semifinale, dove ha perso contro Adrian Mannarino, mentre Thomas Fabbiano è uscito in primo turno sconfitto dal qualificato bielorusso Egor Gerasimov ed è così retrocesso in classifica uscendo dalla top 100. Non ha fatto meglio ad Antwerp Lorenzo Sonego, sconfitto al primo match del torneo dal francese Jo-Wilfred Tsonga con un perentorio 6-3 6-4. A Stoccolma, sia Stefano Travaglia che Gianluca Mager hanno raggiunto il secondo turno; il primo è stato poi sconfitto dal giapponese Yuichi Sugita, mentre il secondo ha perso dallo spagnolo Pablo Carreno Busta; per entrambi, il risultato raggiunto non ha comportato significativi spostamenti in classifica.