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Primo appuntamento per Giugno con la rubrica di artisti emergenti delle “Interviste di Nick“. Dopo aver conosciuto la Sartoria Volume, e anche questa settimana vi portiamo a fare la conoscenza di una nuova rock band emergente: Le Colonne d’Ercole.
Fondati nel 2016, il gruppo nasce come reazione agli eventi sismici dell’anno. Il brano che ha dato il via al tutto infatti è stata proprio “Il Futuro Non Crolla“, scritta con l’intento di far rivivere quei tragici momenti ma soprattutto di far ritrovare alla gente la forza di rialzarsi. Scritta dai fondatori del gruppo Marco Calisti (voce), e Dario Gentili (chitarra solista), ai quali poi si sono uniti in ordine: Fabrizio Borzi (batterista), Michele Conforti (tastierista) e infine Francesco Vescia (bassista). Tutti nati tra Camerino e Castelraimondo, ma a seguito del terremoto c’è chi si è dovuto spostare nelle zone di Civitanova, ma nonostante questo, la grande passione non li ha fermati, dando così vita al loro primo album di inediti, “Il Deposito dei Sogni“, disco composto da nove brani dai testi profondi, e da un sound accattivante caratterizzata da una ricerca dei suoni e delle armonie che richiamano lo stile Rock-Pop Italiano.
Diamo quindi il benvenuto alle Colonne d’Ercole e al via con le nostre 10 domande:
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Per cominciare, qualcosa sul vostro background: come è iniziato il vostro percorso artistico e come siete diventati la formazione che siete oggi?
Colonne d’Ercole: Abbiamo iniziato tutti molto presto, all’età di 10 anni. Il genere comune che ci ha spinti a voler suonare e fare musica è stato il rock ‘n’ roll, diciamo che ognuno di noi ha i suoi gusti musicali, dal jazz al blues, dal rock al metal, dal pop al country. Piano piano ognuno ha creato il proprio stile.
Il gruppo nasce dagli eventi sismici del centro Italia del 2016, Marco e Dario, rispettivamente voce e chitarra, hanno scritto e composto una canzone proprio per dare un po di conforto alle persone che avevano perso tutto, hanno deciso cosi di creare un gruppo, successivamente arrivarono Fabrizio (batteria), Michele (tastiere) e Francesco (basso). Grazie ai nostri gusti musicali così variegati abbiamo creato un nostro stile, che incorpora la carica del rock anni 90 con assoli di chitarra che ricordano il metal, alla melodia e l’energia del pop italiano, con un pizzico di country.
2) Da dove viene il nome “Le Colonne d’Erocle”?
Colonne d’Ercole: Il nome “Le Colonne d’Ercole” nasce da una scelta artistica, non ci piaceva la “moda” dei nomi anglosassoni, siamo una band italiana, abbiamo scelto un nome classico. Molto tempo fa le colonne d’ercole erano il limite umano oltre il quale c’era l’ignoto, nessuno sapeva realmente cosa ci fosse oltre quel punto, ma comunque l’uomo è andato oltre. Noi abbiamo cercato di dare questa impressione, bisogna andare oltre la stessa musica, la persona che ascolta le nostre canzoni deve andare oltre al pensiero di musica stessa, la musica è emozione. Lasciamo che sia chi ci ascolta a trarre le conclusioni.
3) Ci sono artisti che vi hanno particolarmente influenzato o ispirato?
Colonne d’Ercole: Ci sono diversi artisti che ci hanno ispirato nello specifico, Iron Maiden, Matthew Lee, Chopin, Led Zeppelin, Elvis Presley, Deep Purple.
Come gruppo ci orientiamo più verso il genere italiano, Cremonini, I Nomadi, Negrita, Litfiba… avendo gusti musicali totalmente diversi, abbiamo cercato di creare un genere che racchiudesse quanto più possibile dei nostri artisti preferiti.
4) Come definireste voi e la vostra musica?
Colonne d’Ercole: La definiremmo libera, non ci sentiamo di appartenere ad un genere in particolare, i nostri brano hanno influenze rock, metal, pop, indie, a volte anche rap melodico. Se proprio volessimo rientrare in un genere sarebbe il pop-rock.
5) Quanto è importante avere una forte identità musicale?
Colonne d’Ercole: Sicuramente è molto importante, noi crediamo in quello che facciamo, quando suoniamo non è solo musica in sè, è uno spettacolo in cui chi guarda ed ascolta, si immerge nel nostro pensiero e capisce cosa noi intendiamo per musica. Il nostro obiettivo è creare emozioni.
6) Parliamo del vostro nuovo album “Il Deposito dei Sogni”. Cosa potete dirci su questo disco?
Colonne d’Ercole: Il Deposito dei Sogni è il nostro primo album in cui descriviamo quei sogni particolari, a volte irrealizzabili, che ognuno ha nel proprio cassetto: viaggiare, rivedere una persona cara, trovare un amore, stare bene in generale con sè stessi e con chi ci circonda. Il Deposito rappresenta quel cassetto che ognuno di noi ha, e apre solamente quando vuole staccare la spina dai problemi della vita.

7) Quale pensate che sia il vostro brano più rappresentativo?
Colonne d’Ercole: Beh sicuramente Il Deposito dei Sogni appunto, perchè è una canzone che va ascoltata con attenzione, all’apparenza molto vaga, ma se si pensa a tutto quello che si perde o si può perdere nella vita, ascoltando questa canzone ci si perde nei pensieri e nei ricordi. Entrando appunto nel nostro mondo. Ma bisogna crederci, come noi.
8) Cosa provate quando fate musica?
Colonne d’Ercole: Mentre suoniamo è come se ci isolassimo, siamo coesi, diventiamo un tutt’uno. Ognuno è concentrato sul fare musica, è come se fossimo ognuno nella testa dell’altro. Allo stesso tempo cerchiamo di esternare le nostre emozioni attraverso la musica e creare quell’emozione, siamo appunto un gruppo. Cerchiamo di creare un legame tra noi ed il pubblico.
9) C’è qualche artista con il quale vi piacerebbe o vorreste avere l’onore di collaborare?
Colonne d’Ercole: Come detto prima abbiamo diversi artisti preferiti, sarebbe impossibile incontrarli tutti.
Fabrizio e Dario sognano gli Iron Maiden, Michele Matthew Lee, Marco adora Cremonini, Jovanotti, i Queen, Francesco i Red Hot Chili Peppers, i Linkin Park. Sarebbero appunto i nostri sogni nel cassetto.
10) Quali sono i vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Le Colonne d’Ercole: Stiamo concludendo il secondo album che ha aggiunto qualità al nostro repertorio, con inclusione di generi nuovi e ritmi differenti dai nostri soliti. Puntiamo sempre al massimo, il nostro sogno ovviamente sarebbe diventare artisti internazionali, purtroppo nel panorama italiano non è facile, soprattutto in questi tempi, noi ce la mettiamo tutta e crediamo in quello che facciamo. Sarà il tempo a decidere cosa diventeremo e se lo diventeremo, nel frattempo continueremo ad asciugarci il sudore e a continuare con tutto l’impegno e la passione che abbiamo dentro di noi.

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Per concludere, il loro brano più importante e significativo: “Il Deposito dei Sogni”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=AgLCW35CjoU&w=560&h=315]