
Nuovo appuntamento settimana con le “Interviste di Nick“, che da spazio agli artisti emergenti. La scorsa volta, abbiamo conosciuto il bravissimo duo femminile noto come “Cherry in the Mud“. Questa volta, ritorniamo con una formazione più ampia e completa, piena di grinta e pronti a rimboccarsi le maniche: “I SENZA TEMPO“.
Di origini milanesi, il gruppo nasce nell’estate del 2016, quando decisero di abbandonare la strada delle cover per immergerci a capofitto in quella degli inediti. Il sogno di fare musica inizia cosi’ a prendere forma. La band è composta da 5 elementi chimici essenziali, Gabriele Mansi (chitarrista, compositore, paroliere e fondatore della band), Alberto “Ray” Corno (voce), Davide Maggiore (batteria), Marco Broglia (tastierista) e Davide Gallea detto “Kog” (basso). La band, abili miscelatori di Rock, Pop e Blues, fanno del poetar cantando e amano trattar di temi in cui chiunque di noi può rispecchiarsi.
Ognuno di membri della band ci ha risposto personalmente arricchendo l’intervista con la propria opinione e con 10 domande abbiamo scoperto i retroscena de I SENZA TEMPO.
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista
Prima Parte: La nascita e i motivi
Nick: La prima domanda che faccio sempre riguarda il background della formazione: come vi siete incontrati e siete diventati la band che siete oggi?
Gabriele: I SENZA TEMPO nascono nella caldissima estate del 2016, quando decidono di abbandonare la vecchia strada delle cover per dedicarsi anima e corpo al mondo degli inediti e così, il sogno fino ad allora tenuto nel cassetto inizia a prendere forma. Da lì a poco, basso e batteria vengono sostituiti ed così la sezione ritmica e il sound assumono una fisionomia tutta nuova.
Nick: Come mai avete scelto proprio “I SENZA TEMPO” come nome per la vostra band?
Alberto: Secondo il nostro punto di vista, la musica è la rivelazione più alta di ogni saggezza o filosofia, azzera il tempo, apre i cassetti dei sogni e nasce la dove cessano le parole. È proprio questa convinzione che unisce così forte I SENZA TEMPO e ne spiega la scelta del nome.
Nick: Come descrivereste il vostro gruppo in poche parole?
Davide: Siamo 5 elementi chimici, essenziali per soddisfare la vostra fame di rock! Battuta a parte, credo che possiamo dire di essere un gruppo bel assortito, sia in termini anagrafici, visto che andiamo dai 22 anni del tastierista ai 47 del sottoscritto, sia in termini di gusti musicali, che vanno dal rock, alla fusion, passando attraverso il funky, il soul e il pop in generale. Quindi ogni musicista, attraverso le proprie esperienze musicali più disparate, porta e completa un sound tutto da scoprire.
Nick: Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come commentereste la vostra?
Marco: Credo che la personalità e l’identità di una Band, valga ancora di più delle doti tecniche ed è importantissimo riuscire a mantenerla integra nel tempo e soprattutto a trasmetterla al proprio pubblico, in modo da risultare sempre riconoscibili o magari, sarebbe il top, diventare un riferimento per i ragazzi più giovani della mia generazione.
Nick: I vostri brani sono come l’intrecciarsi di numerose poesie o come una grande poesia in musica. Cosa potete dirci sulle vostre composizioni?
Kog: In realtà i testi dei nostri brani, quasi sempre scritti da Gabriele, sono più come singole poesie scollegate tra loro, che in qualche modo cercano di trattare temi socialmente rilevanti o a volte temi più leggeri, ma sempre scritti partendo da una piccola scintilla che in quel momento è riuscita ad alimentare un pensiero, un sentimento o una storia che vorresti sentirti raccontare… insomma, la tanto osannata ispirazione sempre nei pensieri e nelle speranze di ogni compositore.
Seconda Parte: La musica e l’avvenire
Nick: Qual è il pezzo da voi composto che sentite come più rappresentativo di voi e del vostro modo di far musica?
Gabriele: In realtà non ne abbiamo uno solo, ognuno dei nostri brani ci è particolarmente caro, ma se proprio dobbiamo pescarne uno dal cilindro, credo che “Amori Malati” che tratta il tema della violenza sulle donne, possa rappresentarci maggiormente, sia per il nostro pensiero in merito all’importante argomento, ma anche da un punto di vista puramente musicale. In effetti questo è il singolo che darà il nome al nostro prossimo tour “Amori Malati tour 2018” appunto.
Nick: Avete composto numerosi inediti, ma se non sbaglio non sono ancora stati accorpati in un disco. Come vorreste che fosse il vostro prossimo album? Tra i brani contenuti ci sarà qualche filo conduttore?
Davide: E qui parliamo probabilmente di uno degli argomenti di maggiore attualità all’interno della Band. Infatti, tra la fine di aprile e i primi di maggio entreremo in studio per incidere i pezzi del nostro primo album ufficiale, che speriamo possa regalarci tantissime soddisfazioni sia in termini di consensi degli appassionati di musica rock/pop italiana, ma anche tra gli strumentisti, che speriamo apprezzeranno il nostro sforzo artistico. Insomma, le canzoni sono quelle che principalmente devono piacere e riuscire a trasmettere emozioni, ma se potessimo avere anche la benedizione di chi la musica lotta ad ascoltarla la suona, allora avremmo raggiunto l’obiettivo massimo che potremmo porci oggi.
Nick: Cosa provate quando fate musica? Cosa vi spinge a dare tutte voi stesse per la musica?
Marco: La strada degli inediti è sicuramente la più difficile e tortuosa, ma quando ti capita di osservare un ascoltatore dei tuoi brani e dalla sua espressione percepisci che gli è arrivata anche solo una piccola percentuale di emozioni o passione che hai cercato di incastonare nel tuo lavoro, allora vieni ripagato nel modo più bello ed emozionante immaginabile e, proprio d queste situazioni estrai quelle energie e soddisfazioni che ti regalano tutte le motivazioni necessarie per andare avanti anche quando tutto sembra sembra andare storto.
Nick: C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere il piacere di collaborare?
Kog: Quanto tempo ho per fare l’elenco? No davvero, qui non finiremmo più di elencare i numerosi artisti e/o Band per cui nutriamo rispetto o addirittura adoriamo, poi ognuno di noi ha davvero gusti molto diversi. Diciamo però che ci farebbe piacere poterci esibire con artisti di una certa levatura, che possano insegnarci molto sia dal punto di vista musicale, ma anche su come muoversi e sopravvivere in questa giungla chiamata discografia.
Nick: Cosa potete dirmi sui vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Alberto: Beh, qui la cosa si fa difficile eh? Diciamo che abbiamo imparato a non fare progetti a lungo termine, soprattutto nel nostro caso che ci consideriamo una Band che fa a spintoni per cercare di emergere nella speranza di crearsi un buon seguito. Al momento, come dicevamo prima, mettiamo tutto ciò che abbiamo nella scrittura e nell’arrangiamento dei pezzi, poi entreremo in studio e finalmente il nostro tanto atteso CD prenderà vita. Noi ovviamente ci auguriamo che sia una vita lunga e felice, che cercheremo di alimentare mettendo tutte le nostre energie, idee, e la speranza di poterci permettere di vivere felicemente facendo il lavoro per noi più bello del mondo… il musicista!
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Per concludere, ecco il video dei loro brani più belli: Occhi di Amante
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=KaQGtqYICrM&w=560&h=315]