
Pronto il ricorso di Milano per l’EMA. Amsterdam in ritardo con la sede che ospiterà l’agenzia.
La città di Milano ha preparato un ricorso sulla sede dell’ EMA che, dopo la Brexit, si è dovuta spostare da Londra e trovare una nuova sede. La competizione è stata, come è noto, persa dall’Italia al fotofinish con il lancio di una monetina ed ad Amsterdam è andata la gara europea.
La città olandese sarebbe in ritardo con la costruzione del nuovo edificio designato ad ospitare la sede dell’agenzia ( entro il 2019 ).
L’ EMA, infastidita da tale ritardo, non è disposta alla tolleranza. Da qui, il ricorso dell’Italia.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in una telefonata al presidente del consiglio Gentiloni, ha apertamente ammesso la volontà di riprovare ad aggiudicarsi la gara, affermando:” É il momento di essere aggressivi”.
L’ Agenzia del farmaco ha un forte impatto economico sulla città che ne ospita la sede tanto che si calcolano 40 milioni di euro l’anno solo per i comsumi delle 900 famiglie dei dipendenti. Da aggiungere alla cifra esorbitante ci sono poi i 30 milioni che scaturiscono tra l’agenzia e i rapporti lavorativi con le imprese e l’indotto turistico di 600 mila visotatori con 25 milioni spesi per strutture recettive, consumi, ristoranti e spese varie.
Aggiudicarsi l’ EMA ha solo una valenza economica ma porta numerosi vantaggi anche nell’ambito della salute e sul consumo dei farmaci. L’agenzia facilità lo sviluppo e l’accesso ai medicinali e ne valuta la commercializzazione, monitora inoltre i benefici o i danni del farmaco in tutto l’arco della sua vita e si occupa di formare ed informare operatori del settore e pazienti.
In attesa della nuova sentenza, la città lombarda promette una linea di azione molto aggressiva, accettata e condivisa anche del resto della politica italiana.