
‘’Un recupero non solo di materiali ma anche e soprattutto di tradizioni dimenticate,chiese e vicoletti abbandonati, dei Quartieri Spagnoli e dell’intera città di Napoli’’. Così, Bruno De Crescenzo e Antonio Lucio Correale lanciano il progetto ‘’Spuzzulé’’, il primo ristorante aperto a Napoli, in via Sergente Maggiore 54, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, totalmente arredato con materiali ricilati e recuperati dalla strada.
L’iniziativa, condotta in collaborazione con Riciclarte, la bottega del riciclo di Salvatore Iodice, nasce – spiega De Crescenzo- come ‘’contrasto a consuetudini tipiche di molti napoletani, l’usanza di gettare per strada tutto ciò che non serve più’’. ‘’ Siamo andati a casa di persone che volevano disfarsi di mobili vecchi – racconta De Crescenzo – per riuscire a ridare loro una nuova vita’’. E così – continua – ‘’da due porte vecchie abbiamo realizzato un bancone, da tavole usate un tavolino, da catene arrugginite, trovate per strada, pendenti e decorazioni per il soffitto, e abbiamo poi trasformato pedane in tavoli e bacheche per i vini’’. ”Una bella vittoria per il napoletano sulla quale bisogna puntare – prosegue – anche per lanciare un messaggio di speranza per l’immagine Napoli che, molto spesso, viene associata ai classici fenomeni della camorra e della criminalità organizzata, degli scippi, e della crisi dei rifiuti’’.
‘’Napule è ‘nu paese curioso: è ‘nu teatro antico, sempre apierto. Ce nasce gente ca’ senza cuncierto scenne p’ ‘e strate e sape recità”. Così Eduardo de Filippo ricorda Napoli come quel diamante che tutti vedono grezzo finché non lo vivono con gli occhi e col cuore, perché tutti si soffermano alle apparenze, nessuno che va oltre. Un recupero, quindi, a 360 gradi di cui la città ha bisogno perché – racconta De Crescenzo – ‘’qui vengono solo turisti e posso dire che si ricredono in relazione all’idea che arriva di noi e della nostra città’’.
La filosofia di riciclo promossa dall’iniziativa Spuzzulé si interseca minuziosamente oltre che con la passione e la creatività di chi ha pensato a questo progetto, anche con la tradizione culinaria della nostra bella Partenope, puntando per lo più sulle prelibatezze locali e sulle specialità del territorio campano, costantemente studiati e aggiornati: dai vini ai formaggi, fino ai salumi.
Ingegno e impegno, buon gusto e tanta volontà. Queste le armi vincenti di Spuzzulé, un progetto che può dare ad un quartiere difficile di Napoli una concreta possibilità di rinascita e di crescita, sfatando la Napoli insolita e divulgando la vera Partenope con una filosofia di vita dalla quale senza dubbio si può trarre beneficio.