Moustafa Hashounani è stato condannato dal giudice di
Monza a diciotto anni di reclusione per l’omicidio di
Antonia Stanghellini, 45 anni, sua ex moglie e madre dei suoi due figli. Il marocchino di 46 anni era stato cacciato dalla consorte dall’appartamento di Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza, nel 2012, poiché colpevole di soprusi, violenze (mai denunciate) e gelosie. L’uomo, reo confesso, non aveva accettato la fine del loro matrimonio e, dopo aver fatto il possibile per riconquistare la donna, la uccise con svariati fendenti al collo e all’addome, utilizzando un coltello da cucina, il 19 gennaio 2013 nel medesimo appartamento. Dopo pochi minuti fu lo stesso marocchino a chiamare il 112 e a confessare il reato.[divider]Ieri, presso il Tribunale di Monza, si è tenuta l’udienza conclusiva del processo a suo carico per omicidio volontario, secondo rito abbreviato.
lI giudice non ha accolto la richiesta dell’accusa dell’ergastolo, suscitando la delusione tra le amiche della vittima, le quali affermano che “Anche se non ce la ridarà nessuno, siamo delusi, prevale il dolore. La vita di una madre che non vedrà crescere i propri figli, vale così poco?”. Antonia, oltre i due figli avuti dal marito, era anche madre di una ragazza nata da una precedente relazione.[divider]
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