
…ma il matto sulla collina vede il sole tramontare e con gli occhi della mente vede il mondo girare…
Con queste parole di John Lennon e Paul McCartney si è aperta oggi la terza edizione de “La linea del cuore”, un progetto dell’ Unità Operativa di Salute Mentale n.26 ospitata presso l’ aula Pomella dell’ ASL NAPOLI 1 di Soccavo in viale Adriano, dove i ragazzi del Centro Diurno CDR “La fiera dell’ est” hanno presentato e trattato gli argomenti svolti durante i loro incontri: due su tutti il mito di Totò e il genio di Marie Curie.
Cosa lega il “Principe della risata” e la psicologia? Sicuramente la maschera, che in una celebre intervista (proiettata per l’ occasione) l’ attore diceva di indossare asserendo che Antonio Focas di Bisanzio viveva sulle spalle del comico Totò.
Si, perchè, per Antonio la vita è fatta di “Minuscoli attimi di felicità”, da saper cogliere, da saper vivere…in un quartiere, il suo, la Sanità appunto (Sanità quartiere e “Sanità” mentale, gioco di parole che va a braccetto con il programma proposto) dove la vita è difficile.
La malinconia traspare tra le poesie di De Curtis, una su tutte: ” A’ livella” ( Magistralmente interpretata dai ragazzi del laboratorio teatrale). Poi ci sono gli occhi della coscienza: ” Di notte, quando sono a letto, nel buoi della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano. Sono gli occhi della mia coscienza.”.
C’ è tanta psicologia nel genio della risata, quella risata che serve a tirar su il morale, quel morale triste che traspare nel celebre brano ” Malafemmena” dove gli occhi piangono e il cuore si strazia…
Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie (nata a Varsavia il 7 novembre del 1867) è stata un altro personaggio trattato dai ragazzi del centro diurno.
Marie, un mito, un eroina, che si fa spazio in un mondo accademico pieno di pregiudizi verso le donne, (difatti fu costretta a emigrare a Parigi per concludere i suoi studi).
Fu insignita del premio Nobel per la fisica assieme al marito Pierre Curie nel 1903 per le loro ricerche sulla radioattività e nel 1911 vinse un altro premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio. E’ stata l’ unica donna a vincere più di una volta questo ambito premio ed in seguito alla morte del marito Pierre, avvenuta nel 1906 divenne la prima donna ad insegnare alla prestigiosa Università della Sorbona di Parigi.
Che dire in Marie c’è la tenacia, la voglia di affermarsi nonostante i pregiudizi e le difficoltà.
L’ importanza della ricerca in tutti gli ambiti è stata sottolineata anche dagli organizzatori dell’ evento culturale: il Consorzio GESCO e la cooperativa sociale ERA.
Il tutto è stato impreziosito dagli interventi musicali dell’ orchestra del liceo Margherita di Savoia di Napoli diretta dal maestro prof. Grima che ha eseguito alcuni brani di Vivaldi e di Nino Rota.