
L’equilibrio tra Gonzalo Higuain ed il Napoli è ai minimi storici. L’uscita, alquanto infelice, dell’agente Nicolas Higuain, diffusa dai maggiori organi di informazione, ieri sera, dove si manifesta la volontà dell’argentino di non rinnovare il contratto che scade il 30 giugno 2018, non è piaciuta ai vertici alti della società partenopea. Paradossalmente, a meno di 24 ore, dalla scadenza della clausola rescissoria, fissata a 94 milioni, il Napoli si trova a fronteggiare una situazione tutt’altro che semplice. Cosa fare?
La realtà, nuda e cruda, è che Higuain qualora decidesse di continuare in azzurro, inizierebbe di fatto un prestito biennale. L’argentino potrebbe essere ceduto, l’anno prossimo, ad un prezzo decisamente inferiore oppure, addirittura, potrebbe restare sino alla conclusione del contratto, andandosene da svincolato. E’ chiaro che la società partenopea debba evitare, il verificarsi di tale scenario, che non frutterebbe alcun vantaggio, nelle casse azzurre. Inoltre, a prescindere dall’aspetto economico, bisognerà tener conto della volontà del giocatore. Costringere un calciatore a restare, contro la propria volontà, solo perché vincolato da un contratto, non gioverebbe né al giocatore che, potrebbe rendere di meno, rispetto alle proprie potenzialità, né al Napoli che dovrebbe fare i conti con l’alter-ego del Pipita.
Insomma, il braccio di ferro tra l’agente ed il Napoli è appena all’inizio ed il parere dei tifosi azzurri è contrastante: c’è chi sostiene che ADL sia troppo rigido e non offra ad Higuain un palcoscenico all’altezza e chi si sente tradito da un comportamento disamorato di Higuain. Si ripeterà la storia di Cavani o ci sarà qualche altro colpo di scena? Si attendono sviluppi bollenti.