
Mattarella respinge la figura di Savona per il ministero dell’economia e Conte si dimette: nasce l’ipotesi di un governo tecnico guidato da Carlo Cottarelli. Di Maio e Fratelli d’Italia parlano di impeachment.
Si era capito già nel pomeriggio di ieri che non ci sarebbe stato alcun governo; la conferma è arrivata alle 8 di sera quando Zampetti, il segretario del Quirinale, ha annunciato le dimissioni del presidente del consiglio. Niente governo dunque e palla che torna nelle mani del presidente della Repubblica.
Dopo 84 giorni dalle elezioni, dopo aver acconsentito alla nascita del governo gialloverde con a capo un tecnico, Mattarella non vuole passate per quello che il governo non lo ha voluto e duramente ha tuonato: Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato il governo definito del cambiamento, al contrario ho accompagnato con grande collaborazione questo tentativo, come è mio dovere, in presenza di una maggioranza parlamentare» affermando poi la sua disponibilità ed invece il muro trovatosi difronte: «Il presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia che non può subire imposizioni. Ho accettato tutte le proposte tranne quella del ministro dell’Economia. Dai partiti ho registrato indisponibilità a ogni soluzione». Mattarella infatti, aveva più volte chiesto ai gialloverdi un nome appartenente alla maggioranza e che non fosse vicino alle posizioni anti-europeiste. Savona, non eletto in parlamento, non è riuscito a conquistare il capo dello stato che poi ha spiegato: «Ho fatto tutto il possibile per far nascere un governo politico, ma non potevo accettare un ministro dell’Economia che minacciasse l’adesione dell’Italia all’euro, che considero fondamentale per il futuro del Paese e dei nostri giovani. Ho accettato tutti i ministri. Ma se si deve discutere di questo lo si faccia apertamente, ma non è un tema che si è discusso in campagna elettorale》. Mattarella si dice preoccupato per il rialzo dello spread che va ad aumentare il debito pubblico e limitare le possibilità di spesa dello stato; Le perdite in borsa potrebbero provocare rischi concreti per i risparmi degli italiani. L’italia dunque, orfana di governo, è pronta ad essere guidata da un tecnico fino a nuove elezioni: il presidente della Repubblica ha infatti convocato Carlo Cottarelli, ex commissario della spending review, per tale compito. Torna anche lo spettro delle elezioni che potrebbero avere luogo a Settembre o comunque nel periodo autunnale per poter far fronte ad impegni interni ed internazionali.
Matteo Salvini invoca il voto: «Abbiamo lavorato per settimane, giorno e notte, per far nascere un governo che difendesse gli interessi dei cittadini italiani. Ma qualcuno ci ha detto No» mentre Di Maio parla di una scelta incomprensibile che mette a rischio la democrazia. Fratelli d’Italia parla addirittura di ipeachment per il veto su Savona.