
epa05660299 The Italian Prime Minister, Matteo Renzi, speaks at the Palazzo Chigi in Rome, Italy, 04 December 2016 after the referendum on constitutional reform, with his wife Angese Landini in the background. Matteo Renzi has announced his resignation after exit polls on 04 December 2016 suggest a 'No' vote victory in a crucial referendum to which Renzi had tied his political future. The referendum is considered by the government to end gridlock and make passing legislation cheaper by, among other things, turning the Senate into a leaner body made up of regional representatives with fewer lawmaking powers. It would also do away with the equal powers between the Upper and Lower Houses of parliament - an unusual system that has been blamed for decades of political gridlock. EPA/GREGOR FISCHER
Vince il No al referendum costituzionale e il presidente del consiglio, Matteo Renzi, annuncia le sue dimissioni :
” Volevo ridurre il numero delle poltrone: la poltrona che salta è la mia”.
I seggi, regolarmente chiusi alle 23.00 di ieri, hanno registrato numeri record con un’ affluenza che si attesta intorno al 68% . A stravincere è stato il no con il 59,63% mentre il parere positivo è stato registrato solamente in Toscana, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige.
Poco dopo la mezzanotte, Matteo Renzi, ha tenuto la conferenza stampa in cui annuncia le sue dimissioni :
” L’esperienza del mio governo finisce qui, domani nel pomeriggio convoco il consiglio dei ministri e poi salgo al colle per dimettermi”. Le dimissioni del premier sono irrevocabili, secondo i renziani, ed accompagnate da una folla radunatasi fuori palazzo Chigi che a gran voce chiede “Dimissioni”.
Matteo Renzi in maniera chiara e senza scappatoie si assume ogni responsabilità del fallimento: ” Io ho perso. Ho perso solo io. Lo dico con il nodo in gola … insomma, non siamo robot” e commosso si appresta a ringraziare i suoi elettori e tutti coloro che lo hanno sostenuto ed appoggiato. Ringrazia poi sua moglie Agnese, li accanto a lui, ed i suoi figli e senza rispondere alle domande, lascia la Sala dei Galeoni.
Il premier dichiara che non sarà lui alla guida del paese fino a nuove elezioni :”Ai vincitori oneri e onori, tocca a loro ora fare la legge elettorale”. Resterà comunque segretario del PD e da tale dovrà dare indicazioni al partito su quale governo appoggiare per “l’interregno”.
La situazione delicata ora è nelle mani di Mattarella mentre per Renzi si apre un altro scenario : restare a capo del PD o mollarne la guida ? Secondo i parlamentari DEM, sarebbe tentato di lasciare anche la segreteria del PD e proprio martedì, in occasione della riunione della direzione nazionale, potrebbe esserci un possibile addio. Al contrario, senza neanche rifletterci, il M5s e la Lega chiedono a gran voce nuove elezioni.
Dunque le pratiche per le dimissioni si consumeranno nel pomeriggio dove sarà poi Mattarella a decidere le sorti del paese, paese che, guardandosi in giro, vede solo il buio, un buio che però non potrà mai essere più profondo di quello della notte tra il 4 ed il 5 dicembre.