Mino Raiola il super procuratore, in questi giorni non parla solo del portiere del Milan, Gianluigi Donnarumma, che nel prossimo futuro il suo assistito potrebbe lasciare i colori rossoneri. La sua attenzione è concentrata su due ex rossoneri: Mario Balotelli, attualmente al Nizza e Zlatan Ibrahimovic. Il primo non ha mai convinto appieno nel Milan, mentre Zlatan ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore di tutti i tifosi milanisti. Addirittura quest’estate i tifosi speravano in un ritorno a Milano, ma alla fine da Parigi e volato direttamente a Manchester, sponda United.
Raiola, ai microfoni di Radio Crc, ha parlato di un possibile ritorno dei sue assistiti in Italia. In particolare la destinazione sulla quale si è soffermato è il Napoli, piazza apprezzata da entrambi,in quanto Balotelli ha una figlia a Napoli e Ibrahimovic è sempre stato pazzo della città.
Sull’attaccante italiano afferma: “Mario è al Nizza perché vuole dimostrare al mondo che è diventato una persona serena, vuole fare bene e lavorare e tutto questo lo sta dimostrando. In molti lo hanno cercato, ma vogliamo aspettare qualche mese per decidere. Lui a Napoli? Non lo escludiamo”.
Su Ibrahimovic e la tentazione Napoli, ha poi riferito: “Ed è sempre stato attratto da questa passione che Napoli e i napoletani riescono a dare e lo dice sempre apertamente perché è cresciuto in una famiglia simile a quella napoletana e poi con me. Sa cosa vuoi dire essere accolto in una famiglia napoletana, quando mangiava a casa di mia mamma che gli cucinava i suoi piatti preferiti per cui sa cosa vuol dire l’amore dei napoletani. So che De Laurentiis lo ha conosciuto e poi chissà, con Zlatan non si sa mai nulla”.
Infine parla anche del mercato di gennaio e della cessione di un altro suo assistito Omar El kaddouri che proprio in questa cessione ha lasciato Napoli per approdare all’Empoli: “Ci sono stati vari episodi, il rapporto tra El Kaddouri e Sarri si era rotto e non si poteva andare avanti. Non c’è stato un giallo: purtroppo non siamo riusciti a metterci d’accordo col Napoli e il ragazzo stava andando in scadenza. Finora sono stato zitto, ma un colpevole c’è ed è Sarri che non ha avuto un ruolo da signore. Mi piacciono gli allenatori che parlano chiaro con i giocatori e lui non è mai stato chiaro. Se si dice che un calciatore è forte non si può non farlo giocare e non metterlo nella lista Champions”
Ancora una volta nel mirino c’è il tecnico azzurro Maurizio Sarri, e dopo la polemica che si è venuta a creare dopo la chiusura del mercato, per non essere stato salutato da Gabbiadini nella lettera di ringraziamento, adesso arrivano accuse anche da parte del procuratore di El Kaddouri, che gli addossa tutte le colpe, per lo scarso rendimento del suo assistito.