
Il 2017 per il tasso di aria inquinata respirata nei centri urbani è stato un anno da “codice rosso”, segnato da un’emergenza smog sempre più cronica.
La regione più colpita è il Piemonte che sta attraversando un periodo molto difficile per quanto riguarda la qualità dell’aria.
Le polveri sottili immesse in atmosfera hanno superato i limiti di legge: Torino ha esaurito la “franchigia” sullo smog, ovvero il numero di giorni in cui, secondo la direttiva europea, si ritiene tollerabile lo sforamento della soglia di inquinamento di 50 microgrammi/mc di PM10 per un periodo superiore ai trentacinque giorni da inizio anno.
Vi è l’ottantadue per cento di tutto il territorio piemontese avvolto dal PM10 ( Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) che mette a serio rischio la salute di molti cittadini.
Le città con il maggior sforamento dei limiti del PM10 sono: Torino, Asti, Carmagnola, Alessandria, Vercelli e Collegno.
Il Piemonte non è l’unica regione ad avere superato i limiti stabiliti dalle direttive Europee, infatti vi sono anche : la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Campania, parte della Puglia con concentrazioni tra le città di Bari e Taranto, la Sicilia con concentrazioni intorno e dentro la città di Palermo.
Per affrontare l’emergenza gli Uffici preposti hanno diramato alcune direttive da seguire da parte della cittadinanza: non aprire le finestre; non fare sport all’aria aperta; evitare di uscire spesso.
Legambiente ha chiesto alla sindaca Appendino di mettere in essere tutte le iniziative utili al rispetto dei limiti di biossido di azoto nell’aria in modo da rispettare la direttiva Europea del 2008.
Il biossido di azoto si forma in massima parte in atmosfera per ossidazione del monossido (NO), inquinante principale che si forma nei processi di combustione. Le fonti antropiche derivano sia da processi di combustione (centrali termoelettriche, riscaldamento, traffico), che da processi produttivi senza combustione (produzione di acido nitrico, fertilizzanti azotati, ecc.).
Gli esperti rassicurano i cittadini affermando che l’arrivo delle piogge e dei venti ripuliranno l’aria.
Non si vive di solo pane ma anche e soprattutto di “aria pura”.