(ANSA) – NAPOLI, 06 ottobre 2014: Non sono fuori norma le sostanze contenute nella pizza napoletana. L’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno ha esaminato tre pizze e, dalle analisi effettuate nei laboratori di Portici, la quantità di benzoapirene rilevata è ”inferiore a 0,5 nanogrammi per grammo”, a fronte dell’1,51 indicato dalla trasmissione Report. ”Hanno analizzato soltanto la parte bruciata sotto la pizza. Considerando l’intero prodotto i risultati sono quelli ottenuti nei nostri laboratori”.
Lo ha spiegato il commissario Antonio Limone durante un incontro con la stampa promosso dall’Associazione pizza verace napoletana: “Il motivo di un divario così elevato? ”Hanno analizzato soltanto il nero, la parte cioè bruciata sotto la pizza, sottolinea Limone, andando, invece, a prendere l’intero prodotto e “frullandolo” i risultati sono quelli ottenuti nei nostri laboratori”. Non esiste una tabella di riferimento specifica per la pizza, ma per tutti gli altri alimenti soggetti ad affumicatura i livelli massimi di riferimento sono variabili. Come per il benzoapirene, lo stesso vale per le altre sostanze cancerogene i cui valori, sommati, ”non arrivano al limite massimo previsto” che, in base al regolamento europeo è di 30 nanogrammi per grammo. In questo caso è l’oggettività dei dati a parlare e a rendere giustizia all’alimento principe del capoluogo campano.
Related Stories
martedì 26 Novembre 2024
giovedì 14 Novembre 2024