
Non molti napoletani sanno dell’esistenza di questa oasi di verde nel cuore della città: “Stu ciardiniello che felicità. ’Nangulo e’ Paraviso sciso ‘nterra” – così come lo apostrofava il drammaturgo partenopeo Raffaele Viviani, di cui questo parco porta il nome. Vi si accede da via Girolamo Santacroce e i suoi sentieri in discesa portano fino al Corso Vittorio Emanuele, nei pressi della funicolare di Montesanto, dove vi è un altro ingresso da un cancello sui gradoni della ripida scalinata di salita Sant’Antonio ai Monti.
Fondato nel 1994, questo parco di 20.000 mq ha conosciuto la sua età dell’oro quando, grazie alla gestione di privati, restava aperto tutta la notte e i giovani si riunivano in quello che allora era un bar che organizzava serate ed eventi. Successivamente, in seguito alla chiusura del locale e allo stato di abbandono in cui è rimasto per anni e alla scarsa sorveglianza, il parco è diventato per lungo tempo un luogo dove portare i cani e a volte anche i rifiuti. E’ dal 2014 che si sta tentando una riqualificazione dell’area, che finora sta portando buoni frutti, ma può e deve ancora migliorare. Per ora il parco ha ospitato varie rassegne e mercatini, tra cui “O’ Festival”, e resta un luogo molto amato dai padroni di animali, dai genitori con figli piccoli, ma anche un passaggio strategico che collega il Vomero con Montesanto.
Cosa si può ancora fare per questo parco, allora? Abbiamo intervistato alcuni frequentatori, i quali hanno mostrato il loro affetto verso questo posto che vorrebbero vedere tornare ai vecchi fasti della sua apertura. Ciononostante, gli interventi da mettere in atto sono ancora parecchi. Si tratta di creare un’area giochi più ampia e fornita per i bambini, possibilmente separandola dai cani che spesso girano ancora sciolti nonostante sia esplicitamente vietato. Un’altra idea sarebbe quella di realizzare un’area adibita proprio agli amici a quattro zampe, per farli correre e giocare liberamente, offrendo anche a loro i benefici di questo spazio. Ancora, molte zone andrebbero messe a nuovo, anche se lo stato generale è curato, l’erba tagliata, i sentieri e le scale puliti. Inoltre, sono molti i residenti limitrofi o anche i visitatori che lamentano la difficoltà di muoversi nel parco con i bambini e i carrozzini viste le strade in pendenza. Dunque, la proposta sarebbe quella di istituire un servizio navetta lungo le vie principali del parco, anche per servire coloro i quali lo usano come strada di transito tra i due ingressi che collegano la parte alta con il centro di Napoli.
Insomma, lavoro da fare ce n’è, ma soprattutto serve tanta buona volontà, spirito d’iniziativa e voglia di mettersi in gioco. E’ una sfida che bisogna vincere e che sembrerebbe destinata a partire già da questo marzo, per portare a nuova vita un posto tra i più belli della città, che unisce alla natura il panorama e la centralità. Un vero Paradiso, allora, che vale la pena preservare.