
A inizio settimana è stato assegnato il Nobel per l’economia per l’anno 2016 a due professori, Oliver Hart e Bengt Holmström, che insegnano, rispettivamente, nelle prestigiose Università di Harvard e al MIT (Massachussets Institute of Technology). Il Professor Göran K. Hansson, Segretario Generale della Accademia Reale svedese di Scienza, ha dato l’annuncio. I vincitori del premio nobel per l’economia si divideranno un premio da 8 milioni di corone (924,000 dollari).
Qualche curiosità e alcuni numeri dal sito del prestigioso riconoscimento di valore internazionale: il Nobel per l’economia è stato attribuito 48 volte dal 1969. È stato istituito, infatti, nel 1968. 24 premi Nobel sono stati riconosciuti ad un singolo vincitore. Solo una donna ha ricevuto il prestigioso premio ed è Elinor Ostrom nel 2009. 51 erano gli anni del più giovane premio Nobel in Economia. Era Kenneth J. Arrow nel 1972. Il più vecchio vincitore invece ne aveva 90 ed è Leonid Hurwicz. 67 è invece l’età media dei vincitori.
Il riconoscimento quest’anno va al contributo di questi due studiosi alla teoria dei contratti. Cos’è la teoria dei contratti? È quel complesso di studi che hanno ad oggetto i contratti, le norme e il loro impatto sulla società.
La materia è fondamentale e attualissima, dalla questione, per esempio delle spropositate retribuzioni dei manager alla guida di grandi società, che puntualmente lasciano più indebitate di prima, ai premi delle assicurazioni, dal fattore di rischio al problema più ampio del moral hazard. Che cosa succede quando un manager inaricato dal principale azionista di una società è spinto ad agire più per il proprio interesse che per quello dell’azionista? Come si risolve questo dilemma? Il contributo degli studiosi va nel senso di fornire dei modelli per superare questi problemi come l’informativeness principle pensato da Holmström (1979).
Un’ultima curiosità che forse non tutti sanno sul premio è che proprio un membro della reale Accademia di Scienze svedese, ovvero il politologo svedese Bo Rothstein, già da tempo ha chiesto una moratoria al conferimento del premio con la motivazione che oggi l’economia come insegnata all’Università e come approvato anche dalla maggior parte dei vincitori del premio incentiva e promuove la corruzione in tutte le società del mondo e dunque è in diretto conflitto con il pensiero di Alfred Nobel.