
Il Napoli pareggia al San Paolo con il Palermo sprecando una grossa occasione per agganciare la Roma di Spalletti, che rimane saldamente al secondo posto in classifica. Il posticipo della 22esima giornata di Serie A finisce 1-1, con la squadra di Sarri che costruisce un numero incredibile di palle gol ma non riesce a spuntarla. D’altra parte il Palermo, chiude tutti gli spazi e alza un muro davanti alla porta difesa da Posavec: riesce quindi a strappare un punto importantissimo in chiave salvezza.
Sulla corsia mancina Sarri ritrova l’algerino Ghoulam (eliminato in Coppa d’Africa) e conferma Mertens al centro del tridente con Pavoletti ancora in panchina, mentre a centrocampo è Jorginho il regista. Dall’altra parte Lopez (quarto tecnico stagionale) si schiera con un 4-5-1 in cui Jajalo è il direttore d’orchestra e Nestorovski l’unico terminale offensivo.
Ed è proprio il centravanti macedone a gelare subito il San Paolo infilandosi tra Maksimovic e Hysaj per superare di testa Reina al 5’ di gioco. La reazione del Napoli è rabbiosa e immediata. Ma nonostante le numerose occasioni da rete create dalla squadra partenopea il primo tempo si conclude con il sorprendente vantaggio della squadra ospite.
Nella ripresa il forcing campano continua ma Posavec salva ancora sull’esterno di Insigne e poi su Ghoulam, che ci prova direttamente da corner. Sarri intanto prova a dare più qualità alla manovra e al 63′ passa al 4-2-3-1 inserendo Pavoletti al posto di Jorginho.
Due minuti dopo arriva il pari, su un vero e proprio regalo del fin lì insuperabile numero uno croato che si fa passare tra le gambe un innocuo destro di Mertens. Nel finale il Palermo resta in dieci: rosso diretto a Goldaniga per un’entrataccia su Mertens, nonostante il lungo recupero il Napoli non riesce a terminare la rimonta e al San Paolo finisce 1-1.
Amareggiato al fischio finale l’allenatore azzurro, Maurizio Sarri, che a Sky Sport dichiara: “L’occasione di Insigne è una delle 11-12 create in partita, era pesante come tutte le altre. Rimane più nell’occhio perché arriva nei minuti di recupero. La partita si è messa in salita, era palesemente difficile. Dopo il cambio d’allenatore mi aspettavo una prova dei rosanero con grande sostanza. Ci siamo trovati sotto, poi abbiamo fatto la solita partita. C’è il rammarico di non aver sfruttato tutte le palle gol. Abbiamo creato anche più delle altre volte. A noi succede di prendere gol in questo tipo di partite, non possiamo pensare che sia un caso. Ma a livello di occasioni e tiri concessi mi sembra in crescita”.
Si ferma, così, la corsa degli azzurri, che proveranno a riagganciare il secondo posto già dall’anticipo di sabato prossimo al Dall’Ara contro il Bologna di Donadoni.