
Gli Italiani amano crogiolarsi nelle guerre degli altri, ma le nostre, quelle che viviamo in casa, sono un po’ come i b-movie di Steven Steven Seagal,
hanno un pubblico di nicchia.In quartieri a rischio dove lo Stato latita da anni (eccetto che in campagne elettorali da 25 euro a voto, ben nascosti in pacchetti di Marlboro rosse) ci si chiede ancora come mai il popolo non riponga speranza alcuna nelle Istituzioni.
Nei suoi b-movie Steven non prende mai un pacchero, mai un cazzotto o un calcio nel culo, anzi.
Le mena come se non ci fosse un domani, anche se si ritrova solo contro 10 energumeni armati fino ai denti e dal volto coperto
Se ci fosse lui con la sua task force d’assalto in quartieri come la Sanità, Scampia, Forcella allora le cose andrebbero diversamente , i cattivi perderebbero gusto a prendere calci sui denti dalla mattina alla sera, ma questo purtroppo non è il suo ennesimo filmetto, questa è la vita di tutti i giorni. I giovani innocenti continuano a morire, i commercianti continuano a pagare il pizzo, i poliziotti di turno continuano a prendere mazzette nelle basi di spaccio , i politici di turno continuano a dare e ricevere mazzette per assicurarsi la loro fetta di torta e lo stato si gode questo grande e macabro spettacolo dall’alto del suo palazzi di vetro.
La risposta del Popolo Napoletano (quello buono, che per fortuna è la maggioranza) è sempre la stessa.
‘O Napulitan se fa sicc, ma nun more, si piega ma non si spezza.
Si continua a lottare ogni giorno, per togliere dalla boccha dei furfanti di turno quel pezzo di torta estorto con la forza e l’arroganza. E come recita la frase che onora il ricordo del giovane Gennaro Cesarano ( ucciso in un agguato di camorra lo scorso 6 settembre ) sulla maglia di questo ragazzino incontrato ieri in piazza del Plebiscito per la marcia contro la Camorra :
Il sole non lo spegni se lo spari
Testo e foto Claudio Menna.