
Napoli – Nel pomeriggio di ieri l’ennesimo rogo tossico, questa volta proveniente dal campo rom di Capodichino; alcuni testimoni del campo affermano che l’enorme incendio sia stato appiccato da alcuni uomini usciti da una gip parcheggiata dinanzi la vasta area occupata. Le fiamme sono divampate in un attimo e l’alta colonna di fumo nero proveniente dal campo rom sito in via Napoli nel territorio comunale di Afragola, contrada Mulino vecchio, era chiaramente visibile anche dai comuni limitrofi.
Poco dopo il divampare delle prime fiamme si sono sentite distintamente due forti esplosioni, provenienti da alcune bombole di gpl presenti nel campo. Il progredire dell’incendio ha distrutto progressivamente quasi 100 baracche provocando terrore e spavento nella comunità rom di quel campo.
Gli occupanti dell’area sono circa 150, di cui un terzo costituito da bambini e neonati.
Con l’intervento dei vigili del fuoco il campo è stato fatto evacuare per questioni di sicurezza, essendo presenti all’interno dell’area altre bombole di gpl utilizzate dagli occupanti.
L’incendio ha distrutto circa un centinaio di baracche, e nella notte di ieri gli sfollati hanno ricevuto i primi aiuti dai volontari della protezione civile e dall’Opera Nomadi che ha portato loro coperte per la notte ed un pasto caldo. Resta adesso da chiarire quale sia stata la vera dinamica dell’incendio, quasi certamente di natura dolosa, e soprattutto c’è da stabilire in che modalità avverrà la bonifica dell’area di cui pare se ne dovrà occupare il Comune di Casalnuovo al quale spetta anche il compito di trovare una ricollocazione abitativa per gli occupanti del campo rom, ormai allontanati dalle loro abitazioni distrutte. Per l’intera notte fino alle prime ore dell’alba la puzza di bruciato ed i fumi tossici hanno raggiunto gran parte dei comuni limitrofi provocando tanti malori tra la popolazione la quale è stata vista costretta a chiudersi nelle proprie case per evitare che il fumo nero venisse respirato. Ormai la questione terra dei fuochi per lo stato sembra risolta, ed il commissario straordinario ai roghi tossici Donato Cafagna ha chiaramente fallito nel compito per il quale era stato nominato nel lontano 2012. I cittadini e residenti delle aree interessate sono ormai esausti, le morti di innocenti si sommano mese dopo mese e quotidianamente vengono registrati roghi ed incendi tossici che lentamente avanzano fuori e dentro le vite di tante persone.
Si prospetta un’estate caldissima sotto tutti i punti di vista, e si attende (invano?!) un segnale dal Premier Renzi, secondo cui, dalle sue recenti dichiarazioni, il problema roghi tossici e Terra dei Fuochi è ormai superato.
di Claudio Menna © RIPRODUZIONE RISERVATA.