

Napoli brilla. Napoli brilla sotto il sole cocente di luglio, brilla sotto l’oro barocco che riveste la mitra di San Gennaro sul capo di una barcollante mannequin che incede sui basoli di San Gregorio Armeno, brilla alla luce della luna del blasonato party a Villa Pignatelli, brilla sotto i riflettori al neon nel borgo dei pescatori, nell’azzurro del numero 10 in onore del Pibe de Oro. La città di Pulcinella brilla negli occhi degli stilisti che a suon di pizzi e pizze fritte, hanno regalato agli abitanti del cuore della città una sfilata a cielo aperto, vista dai tetti, dalle terrazze, dai balconi, dai bassi.
Alti e bassi della città delle contraddizioni, delle polemiche, del malcontento e delle mille arti “imbrovogliate”. Napoli semplicemente è e brilla negli occhi di un’emozionata e bellissima Sophia Loren, che oggi nel cortile del Maschio Angioino ha ricevuto dal sindaco Luigi De Magistris la cittadinanza onoraria della città del sole, al cospetto di una folla festante. La storia di Napoli la scriviamo ogni giorno, dall’altare alla polvere, tra inciampi e ripartenze, tra arte di strada e crolli di strade, tra lenzuola stese al sole e le stese di Camorra. E sarà pure l’apologia dei luoghi comuni, ma ad averceli i luoghi di Napoli, decisamente fuori dal comune, con tutte le sue imperfezioni, città unica al mondo che brilla di luce propria, anche dopo che la festa è finita.