

Il Napoli al San Paolo, domenica all’ora di pranzo, finisce bene ma non benissimo il suo incontro con il Brescia. Archiviata la brutta sconfitta col Cagliari, sotto un cocente sole estivo, l’11 azzurro riparte all’inseguimento delle squadre al vertice del campionato a – 6 dall’Inter, – 4 dalla Juve e -1 dall’Atalanta.
Il Napoli torna al successo giocando bene solo il primo tempo però. Il tecnico limita il turn over inserendo quattro cambi; Ospina, Ghoulam, Fabian Ruiz e Llorente che partono titolari mentre riposano Milik ed Insigne, preservati in vista Champions.
La buona partenza viene premiata con un doppio vantaggio. Al 13’ è il solito Dries Mertens che raggiunge quota 114 gol in maglia azzurra (- 1 dal record di Maradona). Il difensore greco Manolas invece, prima si fa annullare una rete al Var per un controllo di mano, poi al 45’+4’ colpisce bene di testa su calcio d’angolo con l’aiuto della torre Maksimovic, suo collega di reparto: centrali di difesa ma anche d’attacco.
Nella ripresa fa tutto il Brescia che tenta con determinazione di riaprire la partita. Di nuovo il Var annulla un gol, questa volta degli ospiti, per fallo di Bisoli su Maksimovic. La squadra di Corini continua a premere fino alla fine mentre Ancelotti è costretto a sostituire la coppia serbo-greca difendente, con Luperto e Hysaj.
Al 67’ il Brescia accorcia le distanze con Super-Mario Balotelli al suo primo centro campionato. Rete che dedica alla figlia Pia presente al San Paolo.
Il Napoli conclude la sua gara in emergenza, soffrendo fino alla fine dei 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro Manganiello, lottando contro un Brescia lanciato costantemente all’attacco.
Meritevole di menzione la serpentina del macedone Elmas, conclusa fuori di poco, quasi in chiusura prima che i 50mila dello stadio di Fuorigrotta potessero esultare per i 3 punti conquistati.
A fine partita anche Mr. Ancelotti, sebbene soddisfatto della vittoria per 2-1, ha trovato il modo per bacchettare i suoi per la sofferenza e l’apprensione vissute nella seconda metà di gioco.
E adesso riflettori puntati sulla Champions per il prossimo appuntamento di stasera contro la squadra belga del Genk per la seconda partita del girone.
Le pagelle di Napoli-Brescia a cura di Andrea Raguzzino
OSPINA. Ha vita facile nel primo tempo ed è attento su una punizione di Balotelli ad inizio ripresa. La pigrizia generale lo contagia, e la poca attenzione sulle palle alte consente a Balotelli di insaccare. Raggiunge la sufficienza grazie ad un paio di buone uscite nel recupero. Passabile.Voto 6.
DI LORENZO. Difende bene e con grande personalità, contenendo Balotelli con giocate precise e sempre pulite, spinge sulla destra e va persino vicino al gol con un sinistro al 20′ st. Solido.Voto 7.
MANOLAS. Dirige la difesa con autorevolezza, e salva la giornata al 37′ rimediando ad un errore di Allan. Inoltre, fa ben due gol, anche se arbitro e VAR gli annullano il primo; quello buono, in pieno recupero del primo tempo, nasce da una splendida botta di testa su assist, sempre di testa, di Maksimovic. Cosa chiedere di più alla vita? Vincente.Voto 7.
LUPERTO dal 65’. Mantiene la calma ed il centro della difesa nel momento più difficile e così contribuisce a portare a casa la partita. Impavido.Voto 6.
MAKSIMOVIC. Serve l’assist del primo gol e spreme tutte le energie per salvare la patria, riuscendoci a costo dell’estremo sacrificio. Esce in barella, è necessario rientri presto. Stoico.Voto 6 e mezzo.
HYSAJ dal 75’. Ha fatto di tutto per reggere, e per i venti minuti richiesti ci è riuscito; il che non è poco, dati i presupposti. Sufficiente.Voto 6 meno.
GHOULAM. Rende solo in fase difensiva, ma fa bene per tre quarti di partita. Poi, la stanchezza si fa sentire e perde qualche palla di troppo. Stanco.Voto 6.
CALLEJON. Ha fatto tutto: ha crossato, ha servito l’assist decisivo per il primo gol, ha tirato in porta, ha difeso. In più, è rimasto vispo e scattante fino a fine partita. Insostituibile.Voto 7 e mezzo.
ALLAN. A parte un retropassaggio inguardabile al 37′, sostiene il centrocampo in fase passiva contrastando da signore e lo sospinge in fase offensiva donando profondità al gioco. Pulito.Voto 6 e mezzo.
FABIAN RUIZ. Sforna almeno un paio di giocate straordinarie per ampiezza e visione di gioco, da una delle quali nasce l’azione che porterà al primo gol. Accusa la fatica nel secondo tempo, ma dimostra di poter soddisfare qualsiasi richiesta dell’allenatore. Una sicurezza.Voto 7.
ZIELINSKI. Sicuro e affidabile quando le cose vanno bene, si assenta più del dovuto quando il gioco si fa duro. Inoltre, spreca un’occasione d’oro nel finale. Moscio.Voto 6 meno.
MERTENS. È un campione, lo dimostra segnando il suo gol numero 114 con la maglia azzurra; questo vuol dire che è a solo un gol da Diego. Attacca dal primo all’ultimo minuto con classe e velocità, inventa gioco, ruba palla e scarta gli avversari; è certamente il migliore in campo. Maestoso.Voto 8.
LLORENTE. Come al solito, crea scompiglio nella difesa avversaria, gioca per la squadra e fa paura su ogni giocata da palla inattiva.Accusa un po’ di stanchezza nel finale, ma finché è in campo non si risparmia. Generoso.Voto 7.
ELMAS dal 73’. Entra in un momento difficile e si vede, ma migliora con l’andare dei minuti, chiudendo in bellezza. Crescente.Voto 6 più.
ANCELOTTI. Ha messo su una squadra forte, adesso deve trasformarla in una squadra tosta e vincente, capace di non calare come è successo oggi nel secondo tempo e che di non sprecare le occasioni come fa troppo spesso; a quel punto, sarà fatta.
ARBITRO MANGANIELLO. Nega un rigore a Llorente, sbaglia qualcosa di troppo ma non fa guai tali da condizionare la partita. Voto 6 meno.