

Spesso e volentieri, parliamo della grande bellezza e della stupenda musicalità della lingua napoletana: elegante e morbida, ma allo stesso tempo dura e incisiva, un po’ come la vita è sempre in bilico tra bene e male, tra dolcezza e crudeltà. In particolare, una delle bellezze della nostra lingua sono proprio i modi di dire napoletani che sono ricchi di sfumature e alcuni sono molto difficili da tradurre all’italiano.
In questo articolo, abbiamo provato ad elencare solo alcuni dei principali e più famosi detti e proverbi napoletani, anche perché se vorremmo citarli tutti non basterebbe un unico articolo. Di seguito ecco riportati alcuni dei più famosi:
1.Gesù Cristo rà o ppane a chi nun tene e rient (Gesù da il pane a chi non ha i denti): La fortuna capita a chi non sa sfruttarla
2.A lavà a capa o ciuccio se perde l’acqua e o sapone (A lavare la testa all’asino si perdono acqua e sapone) : Parlare con gli ignoranti è solo una gran perdita di tempo
3.Fà a recotta (Fare la ricotta) : Oziare tutto il giorno e per lunghe ore
4.O guappo e cartone (Pallone gonfiato): Colui che vuole a tutti i costi ostentare doti che in realtà non possiede
5.Rà è carte e musica mman ò barbiere e lanterne mman e cecat (Dare uno spartito in mano a un barbiere e una lanterna nelle mani di un cieco) : Dare a qualcuno un oggetto che non sa utilizzare
6.Cù na man annanz e nata arret (Con una mano avanti e un’altra dietro. riferimento al pudore delle antiche sculture di nudo): Colui che resta deluso dalle situazioni
7.Perdere a Filippo e o panar (Perdere sia Filippo che il cesto): Essere indeciso tra due cose e perderle entrambe
8.Friere o pesce cu l’acqua e fà e nozz che fiche secche (Friggere il pesce con l’acqua e fare le nozze con i fichi secchi) : Ottenere il massimo da ogni situazione
9.Vulè ò cocco ammunnato e bbuono (Volere il cocco sbucciato e saporito) : Volere tutto bello e pronto
10.A copp Sant’Elmo vò piglià o purpo a mmare (Da Castel Sant’Elmo vuoi pescare un polpo a mare) : Aspirare a un’impresa impossibile come pescare un polipo da una collina
11. Acquaiò, l’acqua è fresca? (Acquaiolo, l’acqua è fresca?) : Fare una domanda dalla risposta scontata
12.Pare a nave e Francischiello, A pupp cumbattevano e a prora nunn o ssapevano(Sembri la nave di Francischiello, dove a poppa combattevano ma a prua nessuno sapeva niente) : Fare le cose senza un minimo di organizzazione
13.O barbiere te fa bello, o vino te fa guappo, a femmena te fa fesso (I Barbiere ti fa bello, il vino gradasso e la donna scemo)
In conclusione, possiamo affermare che la cultura napoletano è ricca di detti proverbi e modi di dire, ma il bello di questa cultura che viene tramandata di generazione, vive tutt’oggi in ognuno di noi e non morirà mai.