
La Terra dei Fuochi continua a bruciare. “Quando persino il più prezioso bene che ci è rimasto, l’aria che respiriamo, ossigeno per i nostri polmoni, viene contaminato dai roghi delle aree tossiche della Campania, allora siamo davvero giunti al limite”. L’accorato appello di richiamo alle istituzioni sull’allarmante situazione che ci riguarda tutti, senza esclusione di status, arriva da Angelo Ferrillo, presidente del comitato di osservazione sulla Terra dei Fuochi. Ferrillo, da anni impegnato in questa battaglia civile, ha presentato questa mattina alla stampa il suo piano d’azione che prevede come prima mossa la mobilitazione a carattere popolare che partirà sabato 25 ottobre da Napoli, Piazza Dante, per accendere l’attenzione su una scottante questione che continua a fare vittime, tra cui gran parte delle fasce giovani della popolazioni. E proprio in virtù del garantire un avvenire alle generazioni future, è quanto mai importante in questo delicato momento storico per l’Italia e per il Sud dello stivale, esserci e fare sentire la propria voce. Sì perché come ha ribadito, lo stesso promotore dell’iniziativa, troppo spesso i media nazionale e gli organi di informazioni locale non dedicano il giusto spazio al caso della Terra dei Fuochi, dove la gente paga con la propria vita l’insolvenza di politici e autorità locali. Le stesse istituzioni che si riempiono solo la bocca di paroloni e promesse e che salgono in passerella solo per fare un rapido passaggio nelle zone più a rischio del nostro paese per poi arroccarsi al sicuro nei palazzo del potere.Lo stesso Renzi che si è recato in visita a Napoli il 14 di Agosto, non ha speso una parola sull’emergenza delle aree tossiche della Campania. E ancora, non sono certo di aiuto le parole del ministro della salute Beatrice Lorenzin che imputa ad un cattivo stile alimentare l’alto tasso di mortalità nel capoluogo campano. Affermazioni solo in parte vere, ribadisce Ferrillo, che ribadisce come descrivere solo una parte di realtà, equivale a strumentalizzarla. Perché non dire invece che l’eternit, il marchio di fibrocemento a base amianto, seppure non bruciando, rilascia particelle nocive che vengono inalate dalla popolazione?, queste e tante altre verità vanno dette, vanno spiegate, affinché si maturi una vera coscienza civica. Ragion per cui, conclude Ferrillo, alla manifestazione del 25 ottobre non ci saranno né forze politiche, né rappresentanze sindacali perché si tratta dell’espressione di liberi cittadini che scendono in piazza per il diritto universale alla salute e a una vita sana, principi inalienabili e universali.