

Universitari, studenti, insegnanti, semplici cittadini liberi. E’ bastato un invito diffuso su facebook per ritrovarsi tutti uniti ieri pomeriggio in largo Berlinguer a Napoli per esprimere solidarietà alla redazione parigina di Charlie Hebdo e per manifestare il diritto di tutti alla libertà d’informazione e d’espressione. Ricordiamo che lo scorso 6 gennaio, la redazione del periodo satirico è stata attaccata da un gruppo di terroristi islamici, causando la morte di 17 persone tra giornalisti e vignettisti. Striscioni e slogan hanno sintetizzato al meglio lo spirito con cui i partecipanti sono scesi in strada: no alla violenza, sì ad una società democratica che non può e non deve essere mutilata dalla sorda violenza. Tutti hanno il sacrosanto diritto d’esprimere le proprie idee e che questo avvenga attraverso le parole piuttosto che attraverso un fumetto, ha ragion d’esistere al di là di ogni credo ideologico o religioso. Quello a cui si sta assistendo è una lenta ma inesorabile deriva, come sottolinea anche Zaccaria, un cittadino tunisino, residente a Napoli da 25 anni.
“Il rischio maggiore è quello di strumentalizzare l’accaduto, facendo di tutta l’erba un fascio. Quanto è successo dovrebbe scuotere gli esponenti di politica estera ed esortarli a prendere provvedimenti su più ampio raggio, in relazione anche a quanto accade in Siria, in Iraq. Vedere marciare i rappresentanti politici in piazza a Parigi è stato un segnale forte ma che non dovrebbe essere un episodio isolato”. Al coro di vicinanza al popolo parigino si uniscono in molti altri e la manifestazione si conclude con il gesto simbolico di una matita spezzata, sulle note della marsigliese, per dimostrare che per ogni matita, penna o gessetto che viene privato della propria funzione originale , da ogni altra parte del mondo ci saranno altrettanti strumenti in grado di dare voce e spazio al libero pensiero. A dimostrazione di ciò, nella sede di Libération a Parigi, dove è ospitata temporaneamente la redazione di Charlie Hebdo, è in corso di preparazione la prossima edizione. “Non cederemo nulla e sul numero che uscirà mercoledì 14, in tre milione di copie e in 16 lingue, ci saranno ovviamente delle vignette su Maometto”, ha anticipato Richard Malka, legale della rivista satirica. E noi de la redazione de Linkazzato.it, ci uniamo all’unica delle battaglie per cui vale la pena di battersi, quella per l’assoluta libertà di espressione, che viene dalla voce e dal pensiero dei liberi e pensanti esseri umani.
Le interviste ai partecipanti