
Secondo uno studio condotto dall’Università Statale dell’Oregon, il 77% delle famiglie americane non riuscirebbe a sopravvivere senza reddito per più di tre mesi.
I ricercatori, alla luce di dati anche abbastanza certi, hanno sottolineato quanto, negli ultimi 20 anni, il tasso di povertà negli Stati Uniti sia peggiorato, ad esempio confrontato con quello del Canada, nettamente superiore.
Il 77% delle famiglie americane con reddito medio-basso, infatti, è sceso al di sotto della soglia di povertà patrimoniale americana, mentre in Canada questa fetta di popolazione equivale al 62%.
Statistiche indiscutibilmente correlate alla pandemia in corso, come ha affermato David Rothwell, professore del College of Public Health and Human Sciences dell’OSU e principale autore dello studio.
A detta dello scienziato, il fatto che la stabilità economica degli statunitensi sia fortemente collegata allo stato di occupazione lavorativa, vuol dire che siamo di fronte ad un sistema “Incapace di gestire un così grande nel sistema occupazionale”.
Il ricercatore ha notato altresì che gli americani si affidano non tanto a beni reali come case, proprietà oppure il classico risparmio del conto in banca, ma ad attività finanziarie che spesso possono rivelarsi caduche o inutili, come azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento.
Gli stessi scienziati hanno inoltre osservato che il Canada investe un quantitativo di risorse doppio rispetto a quello speso dagli Stati Uniti per l’assistenza finanziaria alle famiglie, e svariate volte questi sussidi sono rappresentati da denaro liquido, piuttosto che da programmi di assistenza vari.
Allo stesso tempo programmi di rete di sicurezza negli USA, come Medicaid e SNAP tendono a ridurre il risparmio, dal momento che presuppongono dei limiti di risorse per usufruire di tale assistenza. Rothwell ha denominato questi programmi “Trappole della povertà”.
Un celebre aforisma recita: “Più si risparmia, più si spende; più si accumula, più si perde“; ciò che però è sfuggito al macro apparato economico è l’abbrutimento globale degli uomini, ridotti a mere unità di consumo e condannati a “Perdere” la loro unica, autentica fonte di esistenza: l’umanità.