
Rieccoci al consueto appuntamento del giovedì con le “Interviste di Nick“. L’ultima volta abbiamo avuto il piacere di dare voce ai divertentissimi “Maleizappa“, band con circa 15 anni di esperienza. Oggi invece, dopo tanto tempo, abbiamo un nuovo solista: “Rikko“.
Cantante e compositore introspettivo, inizia il suo percorso nel mondo della musica si dalla giovane età, poi, dopo un cambio di direzione durato molti anni, decide infine di tornare in questo mondo colmo di note. Amante da sempre della musica italiana, la sua ispirazione ed arte derivano da situazione di vita quotidiana, di cui adora scrivere e musicare.
Andiamo quindi con le 10 domande centrate per sapere di più su di lui:
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista
Prima Parte: Inizi e identità musicale
1) Come prima domanda, vorrei chiederti qualcosa sul tuo background artistico: com’è nato il tuo interesse e la tua passione per la musica e il suo mondo?
Rikko: Da piccolo ho sempre avuto una certa predisposizione alla musica suonata e cantata, tant’è vero che all’eta di 9 anni ho ricevuto in regalo la mia prima armonica. All’età di 13 anni invece, sono entrato in possesso (di nascosto) della chitarra di mia sorella. Da lì ho iniziato il mio primo vero approccio con la musica. La mia prima canzone è stata “la canzone del sole” un classico per chi inizia! Durante l’adolescenza sognavo di diventare un cantante famoso, ma ahimè si sa! Non sempre i sogni di bambino si realizzano. All’ età di 17 anni ho fondato la mia prima cover rock band i “90 decibel” e proprio in quel periodo ho creato il mio primo inedito. L’avventura della band è durata circa un paio d’anni. Le circostanze e le vicissitudini della vita sono risultate forvianti inducendomi ad abbandonare temporaneamente il campo musicale. Circa 3 anni fa, ispirato da una persona conosciuta ad un concorso canoro, dopo più di 20 anni ho riscoperto il gusto di comporre musica e melodie. In quell’occasione ho capito che la mia missione a livello musicale e canoro era quella di dedicarmi alla musica da autore. Nel frattempo ho partecipato a diversi concorsi canori, collezionando un primo posto, un terzo e quasi sempre arrivando in finale. Tuttora ogni volta che mi si presenta l’occasione, non perdo un live!
2) Quando e come nasce invece il tuo nome d’arte, “Rikko”?
Rikko: Il nome d’arte non è altro che un diminutivo del nome di battesimo e mi è stato affibbiato oltre 10 anni fa da mia sorella maggiore Wilma. Ho così deciso di utilizzarlo in quanto semplice e rispecchiante un mio gusto personale.
3) Come e quando hai iniziato a comporre brani originali tuoi?
Rikko: Le canzoni che scrivo e compongo, non hanno sempre un motivo particolare, nascono in modo semplice e in base allo stato d’animo del momento.La mia prima opera risale al 1995 quando ancora non c’era la possibilità di registrare in digitale. Il pezzo si intitola “Giovane Guerriero” ed era dedicata ad una persona della compagnia di quei tempi. Nel 2017 dopo una rivelazione mistica, ho deciso di ricominciare a scrivere pezzi di vita quotidiana basati su cose e persone reali. Non ho un grande repertorio, ma ci sto lavorando.
4) Dimmi, c’è qualche artista in particolare a cui ti rifai o che ti ha ispirato nel particolare?
Rikko: Principalmente prediligo artisti italiani come Battisti, Venditti, Masini, Panceri, Nek e gli altri dei miei tempi, ma apprezzo moltissimo gli ultimi emergenti tipo Negramaro, Modà, Le vibrazioni. Ho una rosa molto ampia riguardo gusti musicali personali. Apprezzo un pò tutti i generi ad esclusione del metal.
5) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?
Rikko: L’identità musicale è un pò come la fede calcistica, negli anni può anche cambiare. Ciò che conta davvero è creare con Gioia e voglia di farlo. Per tanto penso che ogni artista abbia provato alneno una volta a fare qualcosa di diverso (musicalmente parlando) nella sua carriera. Quindi penso che l’identità sia relativamente importante. Un brano può piacere e l’altro no! A volte è solo una questione di “avere il tiro”.
Seconda Parte: I sentimenti e il futuro
6) Parliamo del tuo primo nuovo inedito dell’era 2.0 “Ti porto via”. Cosa puoi dirci su questo brano?
Rikko: Questo brano è nato dalla voglia di esprimere un concetto. Chi ascolta potrebbe non capire subito, ma nel testo, oltre a parlare con una persona, narro in modo sottile, quanto sia importante avere il focus su ciò che si desidera davvero, poiché tutto è basato sulla Legge di Attrazione. Così facendo, spezziamo ogni catena e limite di noi stessi, creando l’opportunità di arrivare ovunque.
7) Nella tua filosofia, sia di vita che musicale, quali sono i valori più importanti?
Rikko: L’Onestà e il rispetto altrui, dopo la famiglia sono indubbiamente al primo posto nella scala dei valori. Una volta raggiunto il proprio equilibrio, penso che dovrebbe prevalere il desiderio di far qualcosa per aiutare a migliorare la qualità della vita altrui. Molte volte bastano piccoli gesti e una canzone sicuramente può far parte di quei momenti di felicità gratuita!
8 ) Cosa provi quando fai musica?
Rikko: Quando creo ed eseguo i miei brani, provo un forte senso di appagamento e sono felice di aver espresso un mio pensiero trasformandolo in musica e parole. Durante le composizioni cerco sempre di ragionare a largo spettro, per coinvolgere più persone possibili.
9) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?
Rikko: Onestamente parlando, in questo momento non mi sento all’altezza di collaborare con nessun artista famoso. Piuttosto opterei per delle collaborazioni proficue con colleghi emergenti del mio calibro o eventuali musicisti arrangiatori.
10) Cosa puoi dirmi sui tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?
Rikko: La vita mi ha dato tanto fin’ora e so che continuerà a farlo. Non ho grandi ambizioni, considerata anche l’ormai non più tenera età! Ciò nonostante, punto a realizzare il mio primo EP prima di fine anno. Mi piacerebbe partecipare e vincere un concorso per soli cantautori emergenti, non necessariamente al festival di Sanremo. Mi basterebbe qualcosa di più easy a livello provinciale. L’altro sogno è di piacere a più persone possibili per essere spronato a continuar a far bene.
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Per concludere, ecco il video del suo nuovo singolo: Ti porto via
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