

Un altro appuntamento a Luglio con le “Interviste di Nick” e anche questa volta con qualcosa di speciale. Si tratta infatti della prima volta che che portiamo il terzo incontro con un’artista e nessuna occasione è migliore di questa per incontrare nuovamente la bravissima cantautrice Patrizia Kolombo. La prima volta ci siamo conosciuti in compagnia del cantante Salvo_pb e qualche mese dopo in un appuntamento a lei interamente dedicato.
In questo nuovo incontro tuttavia non ci soffermiamo ad esplorare la sua storia o il suo percorso che l’ha portata fin qui, bensì ad esaminare il suo ultimo lavoro. Il 19 Giugno è infatti uscito “Stella del Mattino“, il nuovo singolo di Patrizia Kolombo e il primo ad essere cantano da lei in persona. Si tratta quindi di un nuovo inizio per la cantautrice di origine Milanese. Il testo, la musica e la melodia del brano sono nati in 10 minuti in una mattina dell’Agosto 2019. A detta della stessa Patrizia, tutto è iniziato con due accordi arpeggiati e il resto è venuto da se.
Prodotto da Andrea Cattaldo e con copertina di Giovanni Caminiti, “Stella del Mattino” è nata per la scomparsa di 3 persone ed è dedicata a tutti coloro che non ci sono più e che combattono ogni giorno per la vita e per ciò che conta. Dall’atmosfera dolce e intensa e con un’interpretazione calda e magistrale, il brano colpisce nel profondo con la sua ricchezza e profondità.
Aldilà delle nostre considerazioni, ci sarebbe tanto da dire su un pezzo così coinvolgente ed è per questo che abbiamo chiesto alla stessa Patrizia Kolombo di rispondere ad alcune domande sul suo nuovo singolo.
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Qualche mese fa dicesti proprio che desideravi far uscire un brano che tu stessa avresti interpretato. Con Stella del Mattino si è avverato. Qual è stata fino ad oggi la tua esperienza col canto? E cosa ne pensi della riuscita di questo lavoro?
Patrizia Kolombo: Ciao Nick, ancora una volta ti ringrazio per la possibilità che dai a me e soprattutto a tutti gli artisti che cercano di far conoscere quello che fanno.
Allora, per rispondere alla tua domanda, sì con questo brano si è avverato un sogno, non tanto quello del canto, ma quello di riuscire a far sentire io stessa ciò che scrivo.
Premetto che non sono una cantante e non mi definisco tale; penso che quello che arrivi alle persone sia sicuramente i sentimenti che provo e cerco di trasmettere. Non amo particolarmente cantare però vorrei riuscire a far provare agli altri ciò che i brani che scrivo mi trasmettano e l’unico modo è attraverso il canto.
Io sono nata come autrice di testi e successivamente cantautrice. Sono solo tre anni che mi occupo anche della musica, della composizione dei brani, a dire il vero non so nemmeno come faccia. Questo brano penso sia riuscito davvero bene, ovviamente si può sempre fare meglio… il margine di miglioramento è sempre molto ampio, secondo me, però mi ritengo soddisfatta.
2) Senti un legame speciale con questa canzone per il suo testo e le sue tematiche? Come lo spiegheresti?
Patrizia Kolombo: Sì, decisamente, ho un legame profondo con questo brano… in realtà con tutte le canzoni che scrivo, però penso ci siano dei brani che, forse per le tematiche trattate, assumano un’importanza diversa. Questo brano parla di qualcuno che non c’è, di qualcuno che ha lottato fino alla fine. Quindi parla della forza che si deve avere nella vita, della resistenza e resilienza. Ha un profondo insegnamento, quello di non mollare mai nella vita.
In amore, in amicizia, nelle passioni, durante i periodi neri che tutti noi abbiamo. Non è facile ma questo significa rispettare la vita che ti è stata regalata, breve o lunga che sia. Come dico nella canzone, impariamo dai bambini… perché loro insegnano a vivere, ed è vero insegnano per la loro naturalezza. Vivono semplicemente ogni giorno. Hanno sicuramente le loro paure, dolori ma li sanno affrontare meglio di noi. Dovremmo imparare da loro.
3) All’interno del brano si trova anche un omaggio a De André. Anche questa scelta è avvenuta con la nascita del brano? E perché questo omaggio?
Patrizia Kolombo: Sì esatto. In realtà la frase è diversa. De André dice “Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari”. Io dico: “Come un matto, un solitario o forse un bambino urlavi la tua voglia con tutta la tenacia, aspettando impaziente un’altra primavera mentre un angelo ti accarezza, stella del mattino” Significati diversi ma in fondo c’è qualcosa che accomuna le due frasi. L’omaggio è avvenuto in modo del tutto casuale. De André è un grandissimo autore e poeta intramontabile. Il brano è stato scritto in dieci minuti circa… e quella frase è uscita da sola, come tutto il resto del brano… mentre la canticchiavo mi sono detta: “mi ricorda qualcosa” e non riuscivo bene a capire cosa, o meglio quale autore mi ricordasse, dopo un po’ ho capito che si trattava di lui, però non potevo rinunciare a quella frase. Così ho deciso di lasciarla e rendergli omaggio. D’altra parte ha scritto un pezzo di storia della musica italiana, De André come tanti altri artisti italiani, andrebbe studiato a scuola.

4) Se potessi scegliere un qualsiasi interprete, ce n’è uno che vorresti per Stella del Mattino? Oppure senti che questo brano appartiene solo a te?
Patrizia Kolombo: Effettivamente sarebbe un sogno! Se devo essere sincera a me piacerebbe sentirla da più interpreti. Tanto per citarne qualcuna: Giorgia, Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Dolcenera, Emma. Sicuramente ognuna di loro ha uno stile e la voce adatta per esprimere al meglio i sentimenti di questo brano, naturalmente insieme a me…
5) Cosa possiamo aspettarci nel prossimo futuro dopo questo singolo?
Patrizia Kolombo: Dopo questo singolo ne uscirà un altro e successivamente penso di far uscire un album. Alcune canzoni sono già state scritte. Inoltre sto finendo di scrivere un romanzo, e a dicembre dovrebbe uscire il libro, a cui ho partecipato in minima parte, di una scrittrice molto brava, Maida Bovolenta. Ci tenevo a ringraziare alcune persone. Sicuramente alle persone che hanno ispirato questa canzone va un pensiero speciale, anche senza bisogno di citarli.
Poi, un ringraziamento speciale a Giovanni Caminiti per la meravigliosa copertina che è riuscito a creare. Ad Andrea Cattaldo, il mio arrangiatore, perché senza di lui non sarebbe venuta così bene. A Frenk di Red Owl Management & Records per l’ufficio stampa ma anche per tutto il resto perché mi sta dando davvero una mano. E poi tutte le persone che mi sono vicine e tutti coloro che ascoltano e apprezzano questa canzone.
Grazie davvero anche a te per questa intervista.

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