
Nuovo appuntamento con la rubrica delle “Interviste di Nick“, dedicata agli artisti emergenti. Dopo il ritorno dedicato a Mario d’Alio, autore del singolo “Scaldami“, i protagonisti di questa volta sono Loverdose.
Band emergente Vercellese, si tratta di un gruppo underground fondato allo scopo di riportare in auge il meglio del rock italiano degli anni 90. Fondati nel 2016, al momento si stanno preparando per l’uscita del loro primo disco “Radioattivo“, di cui i primi due singoli “A26” e il più recente “Come vivo io” hanno già riscosso un notevole successo.
Con 10 domande, ecco cosa abbiamo appreso del passato, presente e futuro della band.
Prima Parte: Gli inizi e gli attuali progetti
Nick: Come prima domanda, vorrei chiedervi, più che sul background singolo di ognuno di voi, sulla vostra formazione: come vi siete incontrati e avete iniziato a fare musica insieme?
Loverdose: Ci conosciamo da tantissimi anni…diciamo da sempre. Ognuno di noi nel tempo ha fatto diverse esperienze e ogni tanto capitava di suonare insieme in qualche coverband. Nell’estate del 2016, un po’ per gioco un po’ per scommessa, abbiamo deciso di avventurarci in questo progetto di inediti e sono nati i Loverdose.
Nick: Come mai avete scelto proprio “Loverdose” come nome per la band?
Loverdose: Loverdose è il nome di un profumo di una nota marca, ci è sempre piaciuto il gioco di parole…non è stato scelto con uno scopo preciso, semplicemente perchè ci piaceva.
Nick: Come descrivereste il gruppo in poche parole?
Loverdose: Un gruppo di pazzi!! Un gruppo di persone che crede ancora nella musica rock…nella musica suonata con gli strumenti veri e non con i computer, un gruppo di persone che senza musica non può stare.
Nick: Parliamo di “Come Vivo Io”, il vostro secondo e nuovo singolo. Si tratta senza dubbio di un pezzo rock estremamente dinamico, ben più di “A26”, il vostro precedente lavoro, che da la carica, ma conserva anche una sua delicatezza intrinseca, con un senso di romanticismo. Rimanete fedeli alle vostre idee e al vostro progetto musicale, ma vedo anche sfumature punk e hard. Cosa ne pensate di questo vostro lavoro? Potete dirci qualcosa?
Loverdose: “Come vivo io” è il brano che abbiamo scelto per rappresentare “Radioattivo”…diciamo che è il nostro biglietto da visita. Ha sicuramente qualcosa che arriva dall’ hard rock degli anni 80…periodo in cui noi ci siamo formati musicalmente. Il testo è molto semplice e diretto, che è poi anche la caratteristica di tutto l’album, è un pezzo “dritto” e piuttosto orecchiabile. Racconta in modo lucido ed ironico la fine di una “storia” con una serie di domande che rimarrano chiaramente “per sempre” senza risposta!!
Nick: Parliamo invece del vostro album, attualmente in lavorazione: “Radioattivo”. Per iniziare, come mai proprio questo titolo? Che genere di musica possiamo aspettarci di trovare al suo interno? E ci sarà un qualche filo conduttore fra i brani?
Loverdose: “Radioattivo” è un concept album…racconta una storia, è come vedere un film o leggere un libro. Il titolo è preso da un brano che abbiamo deciso per vari motivi di non inserire nell’album. “Radioattivo” è uno stato…una condizione…una contaminazione non causata dalle radiazioni ma dall’amore. Saranno 8 i brani contenuti nell’album, si alterneranno ballate a pezzi un po’ più spinti…ma sempre tutto rigorosamente rock!!
Seconda Parte: ispirazioni, sentimenti e il futuro
Nick: Ditemi, che ne pensate della vostra musica? Vi ispirate a qualcuno in particolare?
Loverdose: La scommessa di cui parlavamo prima è proprio questa; proporre del rock italiano!! Purtroppo in Italia di rock ormai se ne sente pochissimo se non da band underground come la nostra. Il periodo di riferimento sono gli anni 90…in Italia sono stati gli anni più importanti per questo genere…non si possono dimenticare artisti come Timoria, Rats, Litfiba ed altri come Negrita, Vasco Rossi e Ligabue che all’epoca avevano un sound molto differente da quello che propongono oggi!!
Nick: Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come commentereste la vostra?
Loverdose: Avere una propria identità è fondamentale in ogni genere musicale. Essere riconosciuti dal mood e dal sound di una canzone credo sia il sogno di chiunque faccia musica. Per ottenere questo risultato è indispensabile però avere una storia alle spalle…il primo disco è probabilmente un insieme di cose da sviluppare per trovare la strada da seguire. Stiamo anche lavorando su questo…e magari un giorno poter sentir dire a qualcuno “questo è un pezzo alla Loverdose!!”
Nick: Cosa provate quando fate musica? Cosa vi spinge a dare tutto voi stessi per la musica?
Loverdose: Fare musica è probabilmente un insieme di sensazioni ed emozioni diverse per ognuno…è molto soggettivo. La cosa che non può mancare è la passione, per fare musica bisogna fare tanti sacrifici…ma non potremmo mai farne a meno.
Nick: C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere il piacere di collaborare?
Loverdose: Bisognerebbe fare una lista infinita ma è certo che la collaborazione tra di noi dopo tanti anni di amicizia è già un piacere…siamo già contenti e soddisfatti così!
Nick: Cosa potete dirmi sui vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Loverdose: La prima cosa è finire il disco, sarebbe bello poterlo presentare verso fine anno. Stiamo iniziando a preparare anche il live e non vediamo l’ora di salire sul palco. Non ci sono vette da raggiungere…bisogna solo suonare e divertirsi!!