
Al via questa settimana la VI edizione di “Io merito un’opportunità”, un progetto realizzato grazie alla sinergia tra giovani imprenditori di Confindustria e i dipartimenti di Ingegneria e di economia e management dell’Università del Sannio.
Il corso intende formare i partecipanti sulle conoscenze relative all’ottimizzazione dei processi aziendali e sulle metodologie per migliorare l’operatività e i risultati economici.
Il percorso formativo durerà 75 ore, equivalenti a 3 cfu, e può essere sostitutivo di tirocinio. Prevede inizialmente una fase teorica di 25 ore dedicate all’approfondimento di un business plan, e successivamente seguirà una fase di project working di 50 ore, in cui gli studenti, affiancati dalle aziende partecipanti al progetto, saranno chiamati ad elaborare un piano di sviluppo per l’ottimizzazione dei processi aziendali. Questa seconda fase sarà svolta direttamente in azienda, sotto la supervisione di Confindustria. Le aziende coinvolte sono Olio Dante Spa, Bieffe packaging Srl, Sidersan Spa, Tech con Srl e Geolumen Srl.
Il progetto formativo è stato presentato a maggio dell’anno scorso a dimostrazione dell’attenzione dell’Università e di Confindustria rivolta verso uno degli anelli più deboli della società meridionale, ovvero il rapporto tra giovani e imprese. Qui al sud non bastano i problemi derivanti dall’inoccupazione giovanile, dalla disoccupazione, dalla scarsa qualità del lavoro. A questi oggi si aggiungono le percentuali in crescita dei cosiddetti sovraistruiti, ovvero coloro (molto di più i giovani che gli adulti) i quali in ambito lavorativo occupano posizioni non adeguate al livello di istruzione; questo forse perchè Università e mondo del lavoro parlano male o non parlano affatto tra loro? Poi c’è anche da dire che le politiche messe in atto non riescono ad attenuare la persistenza di quei meccanismi che scoraggiano l’ingresso nel mondo del lavoro così come, d’altro canto, non producono la crescita. In fondo c’è anche da dire che oggi le istituzioni come il mondo del lavoro dedicano una certa attenzione alle startup che ancora non sono imprese a tutti gli effetti e dall’altro hanno la carica delle idee innovative dei giovani con cui possono tradursi in quel motore che produce l’inversione di tendenza.
Da sottolineare al riguardo è l’iniziativa di Edison dedicata allo sviluppo e alla crescita delle startup.
Con il concorso Edison Pulse 2017 il colosso energetico intende promuovere l’innovazione a partire dalla dimensione digitale ovvero le possibilità che nascono dall’interconnessione dei dispositivi, e rispondere in modo nuovo a bisogni sociali con un modello economico che si basa sulla condivisione e sullo scambio di informazioni attraverso piattaforme partecipate.
Fino al 28 aprile 2017 il bando del concorso Edison Pulse (bando edison pulse 2017) prevede la possibilità di presentare da parte di start up o team informali (ovvero almeno tre persone fisiche, maggiorenni, in possesso almeno di un diploma di maturità), o imprese sociali, dei progetti a favore delle aree terremotate per la ricostruzione post sisma. Questa nuova categoria del concorso figura insieme alle altre, ovvero Energia, Smarthome e Consumer per il quale ci sono complessivamente 200.000 euro in palio.