
Il Tesoro di San Gennaro.
Parla Luca Delaudo, promotore della protesta contro il decreto di Alfano. “È nostra intenzione avere quello che è legato al culto del santo. Abbiamo avuto adesioni a livello mondiale. I napoletani sono in tutto il mondo. La città tutt’a oggi difende difende il suo tesoro. I cittadini sono qui per dire quanto sia importante che il tesoro sia dei napoletani. Sono cinque secoli che il tesoro appartiene alla città!”
Oggi, Il fazzoletto bianco, simbolo del miracolo di San Gennaro, verrà attaccato al sagrato del santo.
Nel frattempo i deputati del tesoro di San Gennaro, oggi sono riuniti nella sala dei Sedili.
La deputazione di San Gennaro fa ricorso al Viminale contro queste modifiche. Il decreto del ministro degli Interni trova la sua giustificazione in queste parole, spiegate da Riccardo Imperiali di Francavilla, delegato per gli affari legali della deputazione, per cui la deputazione verrebbe equiparata a una Fabbriceria e rinomina arbitrariamente gli undici deputati in carica. Le Fabbricerie sono enti che provvedono al mantenimento dei beni dei luoghi sacri, riconosciuti come persone giuridiche e vigilati dallo Stato, composti anche da rappresentanti ecclesiastici, ed è questo l’oggetto della contesa.”Tutto questo non può assolutamente valere per noi ribadisce il delegato legale della Deputazione perché la Curia non ha nulla a che vedere con la Cappella. Tra l’altro in mezzo millennio il Vaticano non ha mai versato un solo centesimo, per nessun motivo, alla nostra istituzione e i pontefici in più occasioni hanno ribadito la nostra totale autonomia”