Una pessima abitudine italica è quella di lasciare il caricabatteria inserito nella presa tutto il giorno, in attesa di inserirci un dispositivo da caricare.
Certo, così si evita il fastidio di prendere il caricatore, inserirlo nella spina o ancora meglio rintracciare il caricatore disseminato per casa, che chissà perché, non è mai nello stesso posto dove ricordi di averlo lasciato.
Ma tutto questo ha un prezzo. Quale?
Ebbene in alcuni casi anche qualche decine/centinaia di euro all’anno.
Perché?
Semplicemente perché i moderni caricabatterie continuano a consumare una piccola quantità di energia per il solo fatto di essere collegati alla rete elettrica, anche se non stanno caricando nulla.
In pratica abbiamo in casa dei parassiti: sfruttano le risorse altrui, senza dare nulla in cambio.
E poichè, come diceva il Principe della risata, è la somma che fa il totale, anche piccoli consumi moltiplicati per il numero dei caricatori utilizzati in una famiglia (e immagino non siano pochi), il tutto moltiplicato per un anno, fa spendere inutilmente una somma non indifferente, che, con la variabile dell’aumento del prezzo dell’energia, diventa una mazzata inutile
E questa pessima abitudine rischia di farcela pagare due volte: la prima è in funzione dei kWh di energia consumati (e questo ovviamente dipende dal tipo dalla potenza del caricabatterie, dalla sua qualità costruttiva, dal costo della nostra tariffa energetica, dall’orario in cui lo carichiamo, ecc..). La seconda incide direttamente sul caricabatterie, perché, più resta in funzione e più si surriscalda. E questa proporzionalità diretta incide prima sul corretto funzionamento del caricatore e quindi sull’efficacia della carica e poi sulla sua stessa vita. E quindi il caricatore prima funziona male e poi si rompe proprio, costringendoci a ricomprarne una nuovo.
Il coniglio furbo.
Se proprio vogliamo essere pigri e lasciare il caricatore sempre attaccato alla spina, almeno utilizziamo un “intermediario” che eviti di farlo consumare quando non serve. Basta acquistare una presa temporizzata, che altro non è che una spina con un timer.
E così saremo gli unici artefici del nostro consumo, gli unici a decidere quando … staccare la spina !