
La biblioteca dei Girolamini riaprirà il 19 e 20 marzo in occasione delle giornate FAI. Sul sito Giornate FAI ci sono tutte le informazioni e i siti che saranno aperti per l’occasione. Dopo quella di ottobre, un’altra apertura straordinaria nell’attesa che la biblioteca venga restituita definitivamente alla città. Per l’occasione i volontari della Fondo Ambiente Italiano organizzeranno delle visite guidate.
La biblioteca del complesso degli Oratoriani è il testimone di pezzi importanti della storia della città, a partire dalle assidue frequentazioni di Gian Battista Vico, ai volumi di filosofia, teologia, storia europea, storia della chiesa, musica sacra. Nella navata centrale vi sono i segni di un bombardamento della seconda guerra mondiale, e ancora il complesso reca la memoria più recente del terremoto che scosse l’Irpinia e Napoli nel 1980 a seguito del quale la biblioteca offrì rifugio agli sfollati. Da allora la biblioteca è rimasta in uno stato di abbandono.
Il grande complesso degli Oratoriani dei Girolamini comprende, oltre la Biblioteca, anche la Chiesa dedicata a Santa Maria della Natività, la Cappella, due chiostri, poi la Quadreria. Nella Chiesa spiccano affreschi di rara bellezza che appartengono alla storia dell’arte napoletana come quello sulla controfacciata di Luca Giordano e quello di Bardellino. Tra le opere della Quadreria risultano anche esempi di arte tosco romano-emiliana che risalgono perlopiù al XVI-XVII secolo.
Un altro capitolo della storia della biblioteca riguarda le indagini iniziate nel 2012 e che hanno portato all’accertamento del saccheggio ai danni del patrimonio di volumi che appartenevano alla stessa.
La Biblioteca fu aperta al pubblico per la prima volta nel 1586 ed è seconda in Italia dopo quella Malatestiana di Cesena. Nella “Sala Grande” adesso intitolata al filosofo Vico, e nei depositi giacciono conservati manoscritti e rari volumi di incunaboli e cinquecentine dedicati a generi diversi che costituiscono un tesoro inestimabile per la città.