Con 590 voti favorevoli, 15 contrari e 15 astensioni, il Parlamento europeo ha introdotto nuove proposte per semplificare e rendere più semplice e vantaggioso il processo di riparazione e riutilizzo di prodotti come lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie per uso domestico, apparecchi di refrigerazione, display elettronici, apparecchiature di saldatura, aspirapolvere, server, ma anche smartphone, e-bike, tablet e PC. Tutti prodotti che, potrebbero essere salvati, ma che, spesso, vengono gettati in favore dell’acquisto del nuovo.
La mission di questa svolta green è di portare evidenti vantaggi per l’ambiente. Secondo gli obiettivi del Green Deal, infatti, meno prodotti scartati significa meno rifiuti, meno materiali necessari per produrre nuovi beni e meno emissioni di gas serra nel processo di produzione e vendita.Ogni anno, infatti, nell’Ue si producono enormi quantità di emissioni di CO2, risorse e rifiuti, con ripercussioni di ogni genere: 35 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, 30 milioni di tonnellate di risorse e 261 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra nell’Ue ogni anno.
Ma come attuare praticamente tutto questo?Una delle proposte più innovative è l’introduzione di un dispositivo sostitutivo gratuito, fornito dai produttori mentre il bene è in riparazione, il che renderà meno dolorosa l’attesa.
Inoltre, si propone di estendere la garanzia di un anno dopo la riparazione, offrendo ai consumatori una maggiore sicurezza riguardo all’efficacia della riparazione effettuata.Indirettamente ci sarà l’ulteriore vantaggio di aprire la concorrenza nel mercato delle riparazioni, offrendo nuove opportunità lavorative
Infine i produttori saranno obbligati a intervenire per 5/10 anni dall’acquisto, in base alla tipologia del prodotto e ai requisiti di riparabilità: miglioramento della facilità di smontaggio, accesso ai pezzi di ricambio e informazioni sulla riparazione.
Per rendere maggiormente efficace l’applicazione di queste norme, gli Stati membri dovranno offrire una piattaforma online che permetta ai consumatori di reperire facilmente i nominativi di venditori di articoli ricondizionati e riparatori nella loro zona, ma anche una panoramica delle condizioni di riparazione di ciascun dispositivo (come prezzo massimo e tempo necessario) per confrontare le diverse offerte.
Solo il tempo dirà se queste mosse dell’UE saranno attuate e attuabili e quali saranno le contromosse delle lobby dei Produttori, che certamente non subiranno passivamente le nuove tendenze di mercato.