
Sono trascorsi 30 anni dalla morte di uno dei più illustri artisti napoletani, Eduardo De Filippo. Impossibile dimenticarlo. E la sua città, Napoli, lo omaggia così.
Eduardo De Filippo, noto semplicemente come Eduardo (Napoli, 24 maggio 1900 – Roma, 31 ottobre 1984), è stato un drammaturgo, attore teatrale, attore cinematografico, regista teatrale, regista cinematografico, sceneggiatore e poeta italiano. Fra i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento, è stato autore di numerosi drammi teatrali da lui stesso messi in scena e interpretati e, in seguito, tradotti e rappresentati da altri anche all’estero. Per i suoi alti meriti artistici e i contributi alla cultura fu nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Sandro Pertini. Fu anche candidato per il premio Nobel per la letteratura.
Tra le opere più significative sicuramente Natale in casa Cupiello, portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre 1931, Napoli milionaria! (1945), Questi fantasmi! e Filumena Marturano (entrambi del 1946), Le voci di dentro (1948), Mia famiglia (1953), Bene mio e core mio (1956), De Pretore Vincenzo (1957), Sabato, domenica e lunedì (1959) e Gli esami non finiscono mai (1973).
Fino a marzo 2015 il Forum Universale delle Culture insieme alla città di Napoli ha programmato un calendario ricco di eventi, intitolato “Eduardiana”: rappresentazioni teatrali, convegni, mostre, ma anche spettacoli, convegni e seminari che mettono in luce il ricchissimo lavoro di autore di Eduardo e il suo impegno di attore, regista, sceneggiatore.
Fino ad ora gli eventi più importanti sono stati Napoli nella tempesta(versione in napoletano arcaico di Eduardo de La tempesta di Shakespeare), che si è svolta dal 6 all’8 settembre al Maschio Angioino, e la mostra fotografica di Claudio Garofalo, fotografo di scena di Edoardo dal 1970 al 1982, “Eduardo…luoghi, vita, opere”, organizzata autonomamente dalla Fondazione De Filippo e dalla Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, e ancora “Eduardo, Artefice Magico”, il balletto in scena mercoledì 29 Ottobre e giovedì 30 Ottobre 2014 al Teatro di San Carlo, progetto e coreografia di Francesco Nappa. Fino all’8 novembre la Biblioteca Nazionale di Napoli ospita nelle sue sale, oltre che nel salone storico della biblioteca Lucchesi Palli la mostraTra le carte di Eduardo, una selezione di documenti dal fondo Eduardo De Filippo, depositato presso la sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli (copioni, fotografie, locandine, programmi di sala e altri materiali), insieme con testimonianze scelte sulle arti dello spettacolo a Napoli e in Italia dall’Ottocento fino alla produzione contemporanea. Sugli schermi sono visionabili i documenti audiovisivi riguardanti l’attività teatrale di Eduardo.
Inoltre, acclamato dalle platee teatrali in tutta Italia e nei maggiori palcoscenici internazionali, torna per il secondo anno consecutivo al Teatro San Ferdinando Le voci di dentro, diretto e interpretato da Toni Servillo, al quale lo Stabile affida l’apertura della Stagione nel trentesimo anniversario della scomparsa del grande autore e attore napoletano. In scena dal 29 ottobre al 9 novembre 2014.
La RAI, nel frattempo, dedica a Eduardo un’intera stagione televisiva, che si svolgerà secondo il seguente programma:
Sabato 25 ottobre si è dato il via al ciclo di sei serate sul teatro di oggi dal titolo “L’eredità di Eduardo”. I protagonisti della scena attuale incontrano la lectio di Eduardo. Il primo appuntamento ha visto la rappresentazione di Padre cicogna, un poemetto sinfonico a quattro voci con versi di Eduardo e musiche di Nicola Piovani, seguito dal balletto “Filumena Marturano” interpretato da Carla Fracci al San Carlo di Napoli nel 1996. Sabato primo novembre è stata la volta di “Sabato, domenica e lunedì”, versione cinematografica di un capolavoro di Eduardo, dalla regia di Paolo Sorrentino e con Toni Servillo e Anna Bonaiuto nei panni di una famiglia napoletana con tre generazioni a confronto.
Sabato 8 novembre verrà trasmesso “Filumena Marturano”, nella versione di e con Massimo Ranieri, e Mariangela Melato. Lo spettacolo è impreziosito dalle musiche originale di Ennio Morricone. Sabato 15 novembre “L’eredità di Eduardo” continua con “Io, l’erede”, un classico presentato nell’edizione da lui riscritta in italiano e prodotta nel 2007 al Teatro Franco Parenti di Milano, con Geppy Glejeses, Leopoldo Mastelloni e la regia di Andree Ruth Shammah. Grande chiusura il 22 novembre con “Natale in casa Cupiello”. Alle porte del mese natalizio un classico di profondità e risata, il masterpiece edoardiano incentrato sui valori della famiglia in contrasto con lo status esistenziale di solitudine umana. L’opera sarà proposta nella versione “assolo”, una ripresa di Rai5 nel 2013 al Teatro Studio Melato di Milano, con Fausto Russo Alesi. Lunedì 27 ottobre è iniziato, inoltre, un altro ciclo di incontri, ogni lunedì in onda alle 21.15 su Rai 5, intitolato “Eduardo in scena”, una selezione delle piece edoardiane nella versione originale: “Ditegli sempre di sì”, una commedia scritta nel 1927 che racconta di un pazzo appena uscito dal manicomio e con la mania di un linguaggio incentrato sull’uso letterale della parola, “Gli esami non finiscono mai”, “La paura numero uno” e la versione in bianco e nero di “Natale in casa Cupiello”, in programma per lunedì 17 novembre. Il ciclo si conclude lunedì 24 novembre con sei atti unici di Eduardo: “I morti non fanno paura”, “Quei figuri di tanti anni fa”, “La chiave di casa”,”Il dono di Natale”, “San Carlino” e “Amicizia”. Venerdì 28 novembre partirà l’ultimo ciclo intitolato “Un anno con Eduardo”, una rassegna completa di tutta la produzione televisiva realizzata da Eduardo in collaborazione con la Rai. Si parte con “Uomo e galantuomo” per proseguire con capolavori come “Questi fantasmi”, “Il sindaco del Rione Sanità”, “Non ti pago”, e tantissimi altri. Domenica 9 novembre, sempre su Rai 5, ci sarà la seconda e ultima puntata di “Eduardo e la musica”, con “La pietra di paragone” di Gioachino Rossini, la cui rappresentazione alla Piccola Scala di Milano vide la regia proprio di Eduardo De Filippo. Ancora, dal 15 gennaio al 1 febbraio 2015, alcune opere di Luciano Molino saranno in mostra per l’evento “Eduardo, filosofo di Napoli”.
Artista versatile e dai molteplici interessi estetico-formali, Luciano Molino ha lavorato sul volto e sulla figura di Eduardo, esplorandone gesti ed espressioni, utilizzando molte tecniche diverse, dal pastello al collage, dalla pittura alla serigrafia, per proporre le tante sfaccettature di un carattere e di una “filosofia” che hanno lasciato un segno incancellabile nella nostra storia culturale e nella nostra immaginazione. “Dolore Sotto Chiave”sarà invece sul palcoscenico dal 10 al 15 marzo 2015 al Teatro San Ferdinando, regia Francesco Saponaro. Dolore sotto chiave è un atto unico di Eduardo inserito nella raccolta “Cantata dei giorni dispari”. Nato come radiodramma nel 1958, viene portato in scena per la prima volta nel 1964 al Teatro San Ferdinando di Napoli, con la regia di Eduardo che affida il ruolo del protagonista a Franco Parenti. Nel 1980 verrà ripreso insieme ad altri due atti unici, nel ruolo dei protagonisti Luca De Filippo e Angelica Ippolito.
Ma la novità più grande ve la dobbiamo ancora svelare: il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha annunciato l’apertura di una scuola di teatro del San Ferdinando. La dirigerà Luca De Filippo, orgoglioso del suo compito: “Accetto con gioia ed entusiasmo, sarò il portabandiera di Eduardo. Sarà la prima scuola dove si insegnerà a recitare anche in lingua napoletana”. E così Napoli ringrazia il suo artista, un uomo di una comicità profonda, “seria”, che ha donato la vita alla città, realizzando il suo ultimo sogno, proprio nel suo teatro: una scuola per giovani attori, perché il teatro è un punto di incontro tra persone provenienti da diversi strati sociali, perché, come ha commentato il sindaco “La cultura è il vero antidoto alla violenza, nessuno nasce delinquente e questo è tra i messaggi fondamentali di Eduardo”.