
Steve Jobs

Se Steve Jobs fosse nato a Napoli, ormai lo sappiamo, difficilmente avrebbe creato la Apple. Se Steve Jobs fosse nato a Napoli si chiamerebbe Stefano Lavori, come ha lo ha ironicamente ribattezzato Antonio Menna in un racconto, poi trasformato nel best seller edito da Sperling & Kupfer. “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”, adesso, è cresciuto ancora, fino ad arrivare a teatro. E che teatro: quello di Città della Scienza, il Galilei 104, che dal 22 al 24 novembre riapre i battenti per la prima volta dopo l’incendio di marzo. Quanti ingredienti per un’idea semplice. A realizzarla, gli artisti dell’associazione EnArt, un gruppo di trentenni a caccia di stimoli. Un anno fa ad uno di loro capita il libro di Menna tra le mani: “Inizialmente, come accade con i best seller, provavo un po’ di diffidenza. Un giorno in libreria presi a sfogliarlo, capendo subito che, oltre ad un racconto divertente e una trovata intelligente, c’era un notevole spunto teatrale”, racconta Mauro Di Rosa che lo ha adattato per la prosa. Mauro lo sottopone ai colleghi dell’associazione e li contagia: pazzi e affamati, come il vecchio Steve, ci mettono poco tempo a preparare sceneggiatura e messinscena. [divider]
Caterina Piscitelli