Lo scorso 5 Agosto il Decreto Sicurezza Bis è diventato legge. Approvato nel giorno del compleanno della Vergine Maria, come ci ha tenuto a sottolineare il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Se il ministro si è detto estremamente soddisfatto
per aver finalmente garantito una vera lotta all’immigrazione clandestina,
l’opposizione si è subito attivata per dimostrare come, in realtà, non si
tratti di altro se non dell’ennesimo passo dello Stato italiano verso la deriva
autoritaria. Ma cosa c’è scritto, davvero, nel DL Sicurezza Bis?
La nuova legge proposta dal
vicepremier Salvini è stata soprannominata anche decreto “anti-ong”: il
ministro dell’Interno ha, infatti, il potere di “limitare o vietare il transito
e la sosta di navi mercantili o unità da diporto o di pesca nel mare
territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica”, con multe per il
capitano della nave che possono arrivare anche a 150 mila euro, oltre al
sequestro dell’imbarcazione stessa. Lo stesso ministro Salvini ha dichiarato,
infatti, che con l’approvazione del decreto “ci saranno meno Carola Rakete e
più Oriana Fallaci in Italia”, per sottolineare come eventi del calibro di
quello della Sea Watch non accadranno più.
Lo Stato italiano, inoltre, si prepone di
finanziare le operazioni sotto copertura volte a sventare l’immigrazione
clandestina: 500mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un
milione e mezzo per il 2021 per il contrasto al reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina.
Un articolo altrettanto allarmante,
ma messo decisamente in secondo piano, invece, è quello sulla tutela degli
operatori delle forze dell’ordine: l’articolo 6 del decreto, infatti, prevede
da 1 a 3 anni di carcere per , “chiunque nel corso di manifestazioni (…) per
opporsi a pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio (…) utilizza
scudi o altri oggetti di protezione passiva ovvero materiali imbrattanti”.

Ai manifestanti, dunque, non viene
neanche concesso il diritto di difendersi dalle cariche della polizia,
facilitando la repressione violenta di qualsiasi tipo di protesta: una
limitazione della libertà di espressione che, in questo caso, porta davvero il
retrogusto della deriva autoritaria.
Nel, complesso, dunque, il “Decreto
Sicurezza Bis” è, probabilmente, il punto più alto che l’autoritarismo del
ministro Salvini potrà raggiungere nei limiti preposti dalla costituzione: già
ora, infatti, ci si chiede se sarà possibile un intervento del Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, quantomeno per cercare di smussare quelli che
sono gli spigoli più aggressivi di questa manovra leghista. Non pervenuto,
invece, il Movimento Cinque Stelle, oramai completamente alla mercé dei verdi:
ma questo, oramai, non fa neanche più notizia.
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